Il discorso che il Presidente Joe Biden ha tenuto il 7 maggio al Campidoglio degli Stati Uniti, durante il quale ha ripercorso con chiarezza il passaggio della Germania nazista dalle leggi razziali discriminatorie contro gli ebrei al vero e proprio genocidio, dimostrando strada facendo, il parallelismo con la febbrile situazione odierna, ha toccato tutte le note giuste. E proprio questo, forse, è stato il problema. Anche se ho apprezzato praticamente ogni parola che ho sentito, ciò che mi ha frustrato è stato il fatto che non ci fosse nulla di nuovo. È vero, è rassicurante che un Presidente americano capisca cos’è stata la Shoah, come è stata realizzata e come continua a incidere sulle comunità ebraiche.
La minaccia esistenziale ora proviene dall’alleanza rosso-verde degli islamisti e dell’estrema sinistra: questo era ciò che Biden avrebbe dovuto evidenziare. Ma non lo ha fatto.
Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024