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Lion Feuchtwanger I fratelli Oppermann 29/07/2014 -

Lion Feuchtwanger

I fratelli Oppermann
Skira

"Nel gennaio del 1941 la sorte dell'Europa e del mondo sembravano segnate [...]: avevamo letto 'I fratelli Oppermann' di Feuchtwanger, importato nascostamente dalla Francia, in cui si descrivevano le 'atrocità naziste'; ne avevamo creduto una metà, ma bastava..." (Primo Levi, "Il sistema periodico"). Questo romanzo, la storia di un'agiata famiglia di ebrei tedeschi travolta dall'avvento del nazismo, rivela contenuti quasi profetici nel descrivere gli avvenimenti storici, pur essendo stato pubblicato nel 1934. Una società ora inconsapevole, ora politicamente impreparata, ora volutamente cieca di fronte alla Storia assiste all'affacciarsi del nazismo nella Germania degli anni Trenta: passato e futuro si fondono nella saga degli Oppermann, che da cittadini benestanti ed emancipati di una Berlino all'avanguardia precipitano nel vortice di una tragedia reale, fatta di svastiche, camicie brune, discriminazioni, inganni e tradimenti.

Un cuore intelligente 12/09/2013 -

Alain Finkielkraut
Un cuore intelligente
Adelphi

"Della letteratura non abbiamo bisogno per imparare a leggere. Ne abbiamo bisogno per sottrarre il mondo reale alle letture sommarie". E proprio questa la convinzione che ispira ad Alain Finkielkraut l'appassionato esercizio critico di Un cuore intelligente: raccontare nove tra i più notevoli libri della modernità svelando l'immensa sapienza che lì si cela. Perché la risposta alle grandi domande - "Che cos'è la civiltà? Che cos'è l'arte? Che cosa sono l'ideale e la grazia?" - non può che essere "una risposta narrativa". Rileggendo Tutto scorre... di Vasilij Grossman o La macchia umana di Philip Roth, Lo scherzo di Milan Kundera o II pranzo di Babette di Karen Blixen, Lord Jim di Joseph Conrad o Washington Square di Henry James, Finkielkraut, che da anni va smascherando le ingiustificate certezze dell'Occidente, si propone di scrutare la realtà incarnata nei particolari e spesso redenta dall'ironia - e, soprattutto, di trovare una chiave per decifrare gli "enigmi del mondo". E con la sua suite di letture ci invita a svincolarci da molteplici trappole, della ragione e del sentimento, per lasciarci educare, tramite la parola letteraria, alla "perspicacia affettiva". Solo così ci verrà concesso quel "cuore intelligente" che re Salomone invocava dall'Eterno, stimandolo più prezioso di ogni altro bene.

Il chilometro d’oro 16/08/2010 -

Daniel Fishman
Il chilometro d’oro
Guerini e Associati

Un racconto storico ricostruito attraverso materiali di archivio e numerose testimonianze, che dà vita e verità a un mondo eccezionale, ricco e sconosciuto ai più: l'Egitto della prima metà del Novecento, un ambiente straordinario, che all'epoca vantava quarantaquattro comunità nazionali e cinquantacinque etnie.
L'idillio si infrange nel 1956, allo scoppio della guerra di Suez, quando tutti gli stranieri del Cairo, "come semi di cocomero, verranno sputati da Nasser fuori dal Paese in cui vivevano".
Da un punto di vista politico e storico, questo libro alza il velo sul silenzio che è calato per decenni su di una storia che ha coinvolto e sconvolto la vita di decine di migliaia di Italiani d’Egitto.

Diaspora 11/03/2010 -

Anna Foa
Diaspora
Laterza

Il saggio di Anna Foa, docente di Storia moderna all’università di Roma La Sapienza, comincia dal 1880 circa e finisce con gli anni Settanta del Novecento. Si apre con l’emigrazione in America e si chiude con la perdita d’importanza dell’Europa e l’affermarsi sempre maggiore del mondo ebraico americano e di Israele. In questo arco di tempo il mondo ebraico muta e la diaspora europea tende a scomparire nei numeri, nella forza culturale e nel progetto.
Un libro da leggere per conoscere il mondo ebraico e le sue evoluzioni attraverso la Storia e dentro la Storia.

 

La collina della primavera 28/12/2012 -

Gianluigi Freda
La collina della primavera
L’architettura moderna di Tel Aviv
Franco Angeli

Tel Aviv è la città con la più alta concentrazione di architettura ispirate dalla poetica del Movimento Moderno meritando così nel 2003 la nomina da parte dell’Unesco a Sito Patrimonio dell’Umanità. A differenza di altre città moderniste, Tel Aviv accoglie nelle sue case bianche altri significati che gli Ebrei portarono con sé agli inizi del XX secolo quando giunsero in Erez Israel dall’Europa. Uno spostamento fisico e spirituale nella ricerca di un’identità nuova che si insinuò nell’architettura, la cui importanza storica e culturale non ha ricevuto però nel nostro paese l’attenzione che avrebbe meritato.
Con questo libro l’autore, architetto e ricercatore nel campo della progettazione architettonica, propone un'approfondita analisi critica ed un'accurata documentazione fotografica ed iconografica in grado di raccontare l'intensa produzione degli architetti ebrei che, tornati in Israele dopo aver studiato alla Bauhaus e aver lavorato con Mendelsohn, Le Corbusier, promossero lo spirito modernista adattandolo a condizioni culturali e geografiche uniche, costruendo una "città bianca" che non somiglia a nessun'altra e che inconsapevolmente è diventata quasi il simbolo della modernità del popolo ebreo. Tel Aviv è il bianco nella luce accecante del Medio Oriente, la nuova geografia dell'architettura moderna, l'antica Patria ricostruita di cemento sulla sabbia.

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