Il mondo è cambiato con la caduta di Assad, e non solo il Medio Oriente. La ragione sta in un subitaneo scivolamento delle “fiches” dell’asse del male l’una sull’altra, tutte di colore nero: questo movimento continua, tocca fino Mosca, chiede risposte dall’Occidente, dal Lontano Oriente, dall’Africa. Perché se la sua caratteristica è che i malvagi uno a uno perdano, non è tempo di cambiare strategia, di puntare alto, un po' per tutti?
Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler