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Dizionario innamorato dell’ebraismo 21/08/2014 -

Jacques Attali
Dizionario innamorato dell’ebraismo
Fazi

Che strano oggetto culturale è mai un "dizionario innamorato"? Ancora più bizzarro se si considera che il destinatario dell'amore in questione è quell'ebraismo da molti "denunciato come dottrina degli assassini del Messia, come pratica degli usurai che sfruttano il mondo intero, dei cospiratori e degli assetati di sangue, pretesto di milioni di omicidi". Ma questo non è certo il punto di vista di Attali, nato in Algeria da genitori ebrei francesi e dedito allo studio di questa religione non solo per averla ereditata dalla sua famiglia, ma anche in risposta a un vivo interesse culturale. Quello che ci restituisce in questa serie di voci, da "Abele" a "Zohar", non è affatto un sapere enciclopedico o nozionistico, bensì il tentativo di interpretare e vivificare un'eredità personale e culturale dalla portata globale. Il mosaico che si compone voce dopo voce, tassello dopo tassello, ci offre un ritratto dell'ebraismo profondo e lontano dai luoghi comuni. Un ebraismo la cui storia millenaria, sintetizzata da Attali nelle pagine introduttive, è segnata dal confronto e dallo scambio con le altre civiltà e che diviene oggi, in forza della sua spiccata singolarità, un baluardo della resistenza a una certa globalizzazione. Da leggere tutto d'un fiato o da sfogliare saltando di voce in voce, questo dizionario è un percorso di autoconoscenza anche per chi dell'ebraismo è solo curioso.

Koestler 27/12/2011 -

Michael Scammell
Koestler
Random House


From award-winning author Michael Scammell comes a monumental achievement: the first authorized biography of Arthur Koestler, one of the most influential and controversial intellectuals of the twentieth century. Over a decade in the making, and based on new research and full access to its subject’s papers, Koestler is the definitive account of this fascinating and polarizing figure. Though best known as the creator of the classic anti-Communist novel Darkness at Noon, Koestler is here revealed as much more–a man whose personal life was as astonishing as his literary accomplishments.

Israel’s Security and its Arab citizens 14/12/2011 -

Hillel Frisch
Israel’s Security and its Arab citizens
Cambridge University Press

Although a rich literature combining international relations and domestic political developments has recently emerged, most works specializing in state-minority relations, citizenship and human rights have not integrated insights from the field of international relations and security affairs into their analysis. This absence is nowhere more visible than in the study of relations between the Israeli state and its Arab/Palestinian minority. This book aims to bring (back) international relations and international security perspectives into the analysis of relations between the Israeli state and its Arab minority. Drawing on international relations theory, it argues that the relationship between the Israeli state and the predominant community, as in many other cases characterized by ethno-national cleavage, was heavily influenced by the state's broader regional geo-strategic security situation. State policies toward Israel's Arab citizens moderated in the rare times of relative geo-strategic security and hardened when Israel's regional position became more precarious.

Mi chiamava Pikolo 04/12/2011 -

Jean Samuel
Mi chiamava Pikolo
Frassinelli

L’amicizia tra Primo Levi e Jean Samuel (scomparso nel settembre del 2010), il Pikolo di Se questo è un uomo, è «unica ed eccezionale» come dirà poi Levi. Il loro incontro nel campo rimane uno dei momenti più alti di tutta la letteratura sulla Shoah. Mentre Levi ha scritto nell'urgenza, Samuel ha aspettato. Dopo ottantaquattro anni, ha affrontato il dolore del ricordo e si è convinto "perché, che lo vogliamo o no, siamo testimoni e abbiamo il dovere di farlo".
Levi e Samuel si sono scritti dal 13 marzo del 1946 fino alla morte di Levi. E insieme ai ricordi di Samuel quelle lettere testimoniano di un’opera di memoria incessante e difficile. Il libro di Jean Samuel racconta anche di come si è articolata tutta l’attività di testimonianza svolta da lui stesso, dai suoi figli e dai suoi nipoti in questi ultimi trent’anni.

Céline e il caso delle bagatelle 24/11/2011 -

Riccardo De Benedetti
Céline  e il caso delle bagatelle
Medusa


Céline, intellettuale collaborazionista e antisemita ha attraversato la storia della letteratura francese con la velocità di una meteora e a 50 anni dalla morte suscita ancora scomuniche e censure, in particolare per i pamphlet, primo fra tutti "Bagattelle" per un massacro. De Benedetti, abituato ad occuparsi di autori scomodi e della loro influenza culturale, in questo saggio ricostruisce nel dettaglio le vicende editoriali del volume ponendo attenzione all’edizione italiana Guanda del 1981 che venne rapidamente ritirata ed evidenziando come la censura abbia avuto poco a che fare con la scomparsa del pamphlet dagli scaffali. Sono diversi i modi di guardare a Céline: tra i tanti che De Benedetti enumera, basti ricordare tutti i sospetti del fascismo verso Bagattelle per un massacro (allora il titolo veniva scritto così) nella prima edizione italiana fatta da Corbaccio nel 1938. Non piaceva che il suo razzismo fosse così poco scientifico.

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