mercoledi` 08 maggio 2024
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Il quinto servitore 12/04/2012 -

Kenneth Wishnia
Il quinto servitore
Longanesi

Vincitore del premio Adei Wizo 2011 narrativa ragazzi, questo romanzo è un thriller storico imperdibile ambientato nella Praga del 1500, un’epoca caratterizzata da un pernicioso antisemitismo di matrice cattolica. Una bambina cristiana viene sgozzata nella notte del venerdì santo e il suo corpo straziato e dissanguato è rinvenuto in una bottega ebraica. Sulla scena del crimine accorre Benyamin Ben Akiva, quinto servitore del ghetto per far luce sull’accaduto, ma la folla chiede a gran voce una punizione esemplare che faccia terminare una volta per tutte le sordide pratiche giudaiche. In catene, accusato di omicidio rituale, finisce il proprietario della bottega; sua moglie e sua figlia sono invece affidate al vescovo Stempfel, l’inquisitore appena arrivato in Boemia per liberare la regione dalla stregoneria. Stavolta neanche la protezione dell’imperatore Rodolfo potrà salvare gli ebrei dalla furia vendicatrice dei cristiani. Benyamin ha solamente tre giorni per assicurare alla giustizia il vero colpevole, altrimenti il ghetto intero sarà raso al suolo. Le uniche armi a sua disposizione sono la sottile arte del ragionamento e la millenaria sapienza ereditata dai tanti rabbini che l’hanno preceduto. Ma nei vicoli più bui del ghetto si aggira una realtà ben più cruda dello spettro antisemita.

Propaganda nazista per il mondo arabo 22/03/2012 -

Jeffrey Herf
Propaganda nazista per il mondo arabo
Altana


Dall’autunno 1939 a marzo 1945, un bombardamento mediatico s’abbatté sul Medio Oriente e sul Nord Africa. Il Terzo Reich stava sferrando un’incessante propaganda via radio e per mezzo di milioni di volantini distribuiti in tutto il territorio, con l’obiettivo di sollevare il mondo arabo e musulmano contro gli ebrei senza peraltro risparmiare inglesi e americani. In questo saggio Jeffrey Herf, docente di storia all’università del Maryland,  ripercorre la strategia mirata a impedire la nascita di uno Stato ebraico in Palestina e a “uccidere gli ebrei prima che loro vi uccidano”. I programmi che la Germania nazionalsocialista mandava in onda in lingua araba mischiavano fanatismo religioso e direttive politiche. Il grande merito dell’Autore è di proporre e di esaminare gli effetti di questi furiosi attacchi antiebraici, non ancora del tutto sepolti fra le pieghe del passato.

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo 27/02/2012 -

Donatella Di Cesare
Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo
Il Nuovo Melangolo

Chi sono i negazionisti? Perché negano che le camere a gas siano mai esistite? Questo libro offre una prima riflessione politica e filosofica su un fenomeno, di dimensioni internazionali, radicato e diffuso anche in Italia, dove gli adepti del negazionismo sono andati costruendo il luogo della loro negazione nell'ombra propizia degli ultimi decenni. Di qui rivendicano il diritto di poter negare lo sterminio degli ebrei d'Europa attraverso libri, periodici e avvalendosi non di rado anche di una cattedra. Ma il negazionismo è un'opinione come un'altra? Il nesso di complicità tra annientamento e negazione rende problematico il concetto di opinione. Attraversando le bassure della negazione, dai nuovi hitleriani fino a Mahmoud Ahmadinejad, emerge la minaccia di una negazione che non si limita al passato, ma vorrebbe reiterarsi nel futuro. E in tale contesto che va ripensata la "singolarità" di Auschwitz.

Why the west is best 13/02/2012 -

Ibn Warraq
Why the west is best
Encounter Books

In this book, Ibn Warraq, an Islamic scholar and a leading figure in Koranic criticism, offers a frank and authoritative defense of the West from the outside looking in. Warraq examines the strengths and freedoms often taken for granted in the West and contrasts them with the stunning lack of freedoms in the majority of societies in the world, tackling taboo subjects of racism in Asian culture, Arab slavery, and Islamic Imperialism along the way. Why the West Is Best reasserts that the struggle for Western civilization is a fight we must win.

La notte dei poeti assassinati 23/01/2012 -

Edito e introdotto da Joshua Rubenstein e Vladimir P. Naumov.
Edizione italiana a cura di Francesco Maria Feltri.
La notte dei poeti assassinati.
Antisemitismo nella Russia di Stalin
SEI


Nel 1952 quindici Ebrei sovietici, appartenenti al Comitato Antifascista Ebraico - un organismo sorto nel 1941 per guadagnare consensi alla lotta contro il nazismo - e fra essi cinque celebri poeti e scrittori, furono falsamente accusati, segretamente processati e condannati per tradimento e spionaggio. Tredici furono giustiziati, uno morì nella prigione dell'ospedale e un altro venne esiliato. Questo straordinario volume costituisce un documento fondamentale per la storia dell'antisemitismo in Europa e per la conoscenza dell'Unione Sovietica negli anni successivi al Secondo conflitto mondiale: la trascrizione di un processo-farsa che fu l'inizio di un'ondata di antisemitismo che minacciò di deportazione tutti gli ebrei sovietici e che fu interrotta solo dalla morte di Stalin.

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