sabato 18 maggio 2024
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Un paese non basta 03/09/2009 -

Arrigo Levi
Un paese non basta
Il Mulino

Saggista e giornalista, conduttore televisivo oltre che consigliere dei presidenti Ciampi e Napolitano, in quest’ultimo saggio Levi si e' accinto a scrivere il suo percorso formativo: un racconto intessuto di riflessioni e ricordi, che rievoca il mondo felice della giovinezza, trascorsa in un'agiata famiglia della borghesia ebraica modenese, e poi le peripezie subite a causa dell'andata al potere del fascismo e delle leggi razziali, l'emigrazione in Argentina, il ritorno in patria, la partecipazione da soldato alla nascita di Israele, il decennio nell'Inghilterra di Churchill e di Giorgio VI, l'ingresso definitivo nel giornalismo. Levi riflette anche sulla fede, sui totalitarismi, sulla tragedia della Shoah, e in pagine di lucida e spesso sorridente saggezza consegna al lettore una penetrante lezione sul Novecento.

Le origini della rabbia musulmana 03/08/2009 -

Bernard Lewis
Le origini della rabbia musulmana.
Millecinquecento anni di confronto fra Islam e Occidente  
Mondadori        

Considerato uno dei massimi studiosi del Vicino Oriente, Bernard Lewis in questo suo ultimo saggio ripercorre con grande accuratezza e rigore storico i luoghi più significativi della sua attività, proponendo una visione unitaria della variegata vicenda del mondo musulmano e dei suoi problematici rapporti con l'Occidente: quindici secoli di guerra e coesistenza pacifica, di regni illuminati e regimi dittatoriali, di vette di eccellenza scientifica e letteraria e abissi di miseria e terrore sanguinario. Un libro imprescindibile del quale consigliamo la lettura per comprendere la complessa realtà del Medio Oriente e per affrontare le sfide che il mondo musulmano pone all’Occidente e alla sua modernità.

Gli Scomparsi 24/09/2009 -

Daniel Mendelsohn
Gli scomparsi
Neri Pozza

 "Gli scomparsi" è l’emozionante racconto di un viaggio, cinque anni intorno al mondo durante i quali Daniel Mendelsohn, critico letterario e studioso di greco, recupera dall'oblio la memoria del prozio materno Shmiel Jaeger, annientato con la moglie e le quattro figlie durante l'occupazione nazista del paesino polacco di Bolechow, ora in terra ucraina. Alla ricerca dei testimoni del destino dei suoi parenti l’autore, insieme al fratello Matt, attraverserà quattro continenti e in maniera non dissimile da Lanzmann interrogherà i sopravvissuti con grande partecipazione emotiva, confrontandosi con le abissali discrepanze tra la verità e la finzione, tra il ricordo e i fatti, tra il racconto e la realtà. Un libro impedibile, di forte impatto emotivo.

Non smetteremo di danzare 28/09/2009 -

Giulio Meotti
Non smetteremo di danzare
LINDAU

«Giulio Meotti ci ha dato una commovente opera di cordoglio in memoria delle innumerevoli vittime della nuova ondata di antisemitismo. Lasciateci sperare che questo libro risvegli gli europei sui loro doveri verso gli ebrei, la cui veglia lungo i secoli è stata un esempio per tutti noi.»Roger Scruton Non smetteremo di danzare, un libro scritto per raccontare i martiri di Israele, per non dimenticare i loro nomi. Sono storie che parlano di coraggio, di disperazione ma anche della voglia di continuare a vivere. Nei quattro anni occorsi per scrivere questo libro hai incontrato e parlato con moltissime persone. Quali sono i loro sentimenti di fronte a queste tragedie: rassegnazione, rabbia, ostilità, voglia di vendetta?
a.p.

L’aquila e la farfalla 29/10/2013 -

Maurizio Molinari
L’aquila e la farfalla
Rizzoli

Nonostante i tanti dibattiti sul suo presunto declino, l’America dà segni di grande vitalità e si avvia a guidare il nuovo secolo. Dopo aver superato la più grave crisi economica degli ultimi decenni, gli Usa si stanno infatti confermando la più brillante e prolifica fucina di innovazione e di idee del pianeta, un laboratorio formidabile in grado di creare ricchezza in ogni ambito: con l’economia digitale targata Silicon Valley, che ha traghettato l’industria dalla realtà fisica a quella virtuale; con lo sfruttamento dello shale gas, che li renderà presto indipendenti dal petrolio degli sceicchi; con il nuovo welfare di Obama, erede culturale del New Deal rooseveltiano e della Nuova Frontiera kennediana che tassa le ricchezze per riequilibrare le disuguaglianze del Paese. Ma anche attraverso significative riforme nel mondo del lavoro e dell’istruzione passando per la legalizzazione dei clandestini e i diritti civili dei gay fino all’implementazione della democrazia digitale, il fattore chiave che tanta parte avrà nelle ragioni della pace e della guerra future. Che significato ha questo per noi europei? Quali sono le implicazioni per l’Italia, in parte arretrata e ancora alle prese con gli odii etnici e razziali del Novecento? L’autore, da oltre un decennio corrispondente da New York, ci spiega perché tutto ciò ci riguarda, e grazie a queste vere e proprie “cartoline dal futuro” ci introduce con sorprendente chiarezza nell’avvincente, grande rivoluzione a stelle e strisce. Una cronaca dei cambiamenti epocali ancora in atto, talvolta contraddittori e problematici, il cui filo conduttore è una grande visione che affonda le sue radici nella leggendaria resilienza del popolo americano, nella sua capacità di reinventarsi e nel suo ancora intatto spirito pionieristico.

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