"Tikkun Olam- Ripara il mondo" da diffamazioni di ogni genere
Commento di Deborah Fait
Il mondo va riparato, soprattutto dalla continua diffamazione di Israele. E dal continuo odio contro gli ebrei
L’espressione Tiqqun ‘Olam è nominata nella Mishnà, uno dei testi fondamentali dell’ebraismo e significa “riparare il mondo”. Alla luce dell’ultimo terribile anno che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, ho l’impressione che, ora più che mai, il mondo debba essere aggiustato in qualche modo. Israele, che per grandezza potremmo comparare alla Lombardia, sta lottando dal giorno della sua fondazione contro i suoi aguzzini che lo vorrebbero vedere morto e distrutto. Ma non basta, Israele deve affrontare quotidianamente diffamazioni di ogni genere, menzogne inenarrabili, informazioni deformate. Quasi ottant’anni dopo la sua fondazione Israele deve ancora difendersi non solo da attacchi fisici contro i propri cittadini, ma anche dal terrorismo e da guerre che mirano al genocidio del popolo ebraico. Israele deve difendere, giorno per giorno, il suo diritto di esistere, unico tra tutti i paesi formatisi dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’unico stato ebraico nel mondo, uno stato che ha diffuso a piene mani conoscenza scientifica, tecnologica e culturale, è costantemente soggetto a delegittimazione e deve ancora combattere perché gli sia riconosciuta la sua sovranità, la propria capitale e il suo diritto di vivere in santa pace. Dopo il 7 Ottobre, orde di delinquenti, giornalisti ignoranti, opinionisti pieni di odio, opinione pubblica indottrinata fino al parossismo da una propaganda catto-nazi-comunista filoislamica battente, fanno ogni sforzo per arrivare alla distruzione dello stato ebraico e a sbarazzarsi di esso. Le diffamazioni e le notizie falsate tendono a danneggiare l’immagine di Israele e a criminalizzarlo così tutti sono felici e contenti con il loro capro espiatorio a portata di mano. Come porre un argine a tutto questo diabolico caos? Me lo chiedo spesso e la risposta è semplice: denunciando instancabilmente ogni scorrettezza, ogni notizia falsa, ogni diffamazione. Possibile che non si riesca ad avere un’equipe di avvocati disposti a portare in giudizio personaggi noti o meno noti che passano il loro tempo a fare il gioco dei nostri aguzzini? Faccio un esempio: Elia Milani, di cui ho parlato altre volte, dà l’impressione di essere l’inviato di Hamas. Ho fatto attenzione ai suoi interventi e alla sua quotidiana conta dei morti palestinesi, specialmente se minori, senza precisare il perché e il percome sono stati uccisi e mettere in chiaro che i numeri sono falsi se dati da Hamas. Senza dire che “la scuola” bombardata era abitata non da studenti ma da terroristi armati. Senza dire che Israele bombarda al nord dopo che dal Libano sono stati sparati su Israele migliaia di missili, razzi e droni. Spesso quando lo sento parlare vorrei scuoterlo e gridargli “Ma dì la verità una buona volta”. Per chi fa parte dell’opinione pubblica italiana e non conosce Israele, le parole di Milani sono oro colato ma chi conosce la situazione dal di dentro, ribolle di rabbia. Elia Milani lavora per Mediaset che è diventata la succursale di Rai 3. Silvio Berlusconi si rivolterebbe nella tomba se sapesse come PierSilvio stia distruggendo la sua creatura. Potrei continuare con Bianca Berlinguer, con il professor Orsini che offende Israele ogni volta che appare sullo schermo e lo fa con un odio palpabile affermando tranquillamente che Israele non dovrebbe esistere. E tutti i personaggi dei media di sinistra invitati nei salotti televisivi delle reti Mediaset. Allora è possibile che non si riesca ad organizzare una squadra di bravi avvocati disposti a denunciare Mediaset, o la Rai, o La7 che ospita regolarmente un Alessandro Di Battista, con quel Giovanni Floris che gode ogni volta che sente diffamare Israele. Se non si trova il modo, legale, per fermare questa spaventosa ondata di menzogne, ci ritroveremo a dover piangere amaramente perché, ricordatevelo, se cade Israele cadrà tutto l’occidente nelle mani diaboliche dell’islam.
Deborah Fait