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David Elber
Israele, Storia e diritto
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Gli insediamenti sono un ostacolo alla pace? Parte 1 21/01/2023
Gli insediamenti sono un ostacolo alla pace? Parte 1
Analisi di David Elber

2000 nuove unità abitative nelle colonie israeliane in Cisgiordania |  Infopal

L’annoso conflitto tra arabi ed israeliani è stato, nel corso degli anni, talmente deformato, travisato e distorto da mass media, politici e sedicenti esperti che anche il lessico comune ha subito una autentica alterazione. Si pensi ad esempio al comunissimo termine “insediamenti”. Questo è il significato che ne riporta la Treccani: “In antropogeografia, termine generico con il quale si indicano tutte le possibili forme di abitazione umana, dal semplice riparo alla grande città moderna, che ne è l’espressione più complessa: i. temporaneo, utilizzato occasionalmente o temporaneamente, frequente presso i popoli raccoglitori, cacciatori o pastori nomadi; i. permanente, proprio dei popoli stabili, dediti all’agricoltura, a occupazioni industriali, ecc.; con riferimento alla distribuzione: i. sparso; i. accentrato rurale; i. accentrato urbano; o all’epoca storica: i. preistorico, i. magnogreco.”

Se al termine generico “insediamenti” ci aggiungiamo l’aggettivo “ebraici” si entra immediatamente in una sorta di “leggenda nera” che evoca sopraffazione, ingiustizia, colonialismo e persino apartheid. Ma prima di addentrarci nella questione specifica degli “insediamenti ebraici” proviamo a capire se queste “possibili forme di abitazione umana” come li definisce la Treccani, sono, o sono stati, degli ostacoli per raggiungere un accordo di pace tra nazioni o popolazioni in guerra e soprattutto come la comunità internazionale si è comportata davanti a questo “ostacolo”. Perché è così che sono definiti, nel caso del conflitto arabo-israeliano, dalla UE, dagli USA e dall’ONU. Questa visione delle cose ha avuto il suo suggello con la Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza del dicembre 2016. Per prima cosa si cercherà di capire se gli “insediamenti” possono essere in contrasto con il diritto internazionale e come la comunità internazionale si è sempre comportata difronte a degli insediamenti in territori occupati, contesi o altrimenti disciplinati. Per sgomberare ogni dubbio iniziale possiamo subito affermare che nel diritto internazionale non esiste il termine “insediamenti”, cioè non c’è un trattato o una convenzione internazionale che riporti questo termine. Di conseguenza non possono essere illegali. Cosa dice, invece, la consuetudine internazionale, come prova di una pratica generale accettata come diritto, che è l’altra fonte riconosciuta del diritto internazionale? Vediamone sinteticamente solo i casi principali.

Insediamenti francesi nella regione della Saar durante l’occupazione francese: 1947-1956. Non sono mai stati considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti francesi è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con la Germania. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti.

Insediamenti americani a Berlino Ovest durante l’occupazione americana. Berlino Ovest è stata occupata dagli USA, insieme a Francia e Gran Bretagna, fino al 1990. Questi insediamenti non sono mai stati considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti americani è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con la Germania. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o di abbattimento degli insediamenti.

Insediamenti vietnamiti in Cambogia. Parte della Cambogia è stata occupata dal Vietnam dal 1979 al 1989. Essi non sono mai stato considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti vietnamiti è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con la Cambogia. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti.

Insediamenti indonesiani a Timor Est. L’Indonesia occupò Timor Est dal 1975 al 1999. Essi non sono mai considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti indonesiani (giavanesi) è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con Timor Est. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o di abbattimento degli insediamenti.

Insediamenti marocchini nel Sahara Occidentale. Il Marocco occupa il Sahara Occidentale dal 1976. Essi non sono mai considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti marocchini è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con il Fronte del Polisario. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti.

Insediamenti turchi sull’isola di Cipro. La Turchia occupa parte dell’isola di Cipro dal 1974. L’occupazione turca è considerata illegale. Però gli insediamenti non sono considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti turchi è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle trattative di pace con Cipro. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti. Anzi la UE ne finanzia regolarmente la costruzione tramite infrastrutture con un preciso piano economico: “The European aid for Turkish in North Cyprus”.

Insediamenti russi in Crimea. La Russia occupa la Crimea dal 2014. L’occupazione russa è considerata illegale. Però gli insediamenti non sono considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti russi è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle eventuali trattative di pace con l’Ucraina. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti. Nel 2020 un giudice del Tribunale Penale ha aperto una formale investigazione per crimini di guerra, nei confronti della Russia, con la relativa lista dei crimini da investigare. In questa lista dei crimini di guerra non c’era, però, quello relativo ai coloni o agli insediamenti russi. Nel 2022 la Federazione russa ha invaso l’Ucraina e nella regione del Donbass sta cambiando la composizione etnica della popolazione, vedremo quando la guerra finirà quael sarà l’atteggiamento della comunità internazionale.

Insediamenti giordani in Giudea e Samaria (West Bank). La Giordania occupò Giudea e Samaria dal 1948 al 1967. L’occupazione giordana fu considerata illegale. Però gli insediamenti non vennero considerati illegali dalla comunità internazionale. Neanche il trasferimento di abitanti giordani è mai stato considerato illegale. Sia gli insediamenti che la popolazione residente non è mai stata considerata un ostacolo alle eventuali trattative di pace con Israele. Mai è stata fatta alcuna richiesta di allontanamento della popolazione o abbattimento degli insediamenti. Giordania e Israele hanno firmato un accordo di pace nel 1994. Gli abitanti arabi non sono mai stati rimossi.

Numerosi altri casi si sono verificati in Africa, Caucaso e Asia. Ma la Comunità Internazionale non ha mai dichiarato illegale la creazione di insediamenti o il trasferimento di abitanti. Per tutte le ragioni elencate è chiaro che per il diritto internazionale gli “insediamenti” non sono illegali e neppure il trasferimento non coatto della popolazione. Nella seconda parte ci addentreremo più nel dettaglio della falsa accusa ad Israele di costruzione di insediamenti illegali.

David Elber - Progetto Dreyfus Archivio | Progetto Dreyfus
David Elber

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