La Spagna che boicotta Israele Commento di Giovanni Quer
Editto da dimenticare, si ritorna al passato, con il nuovo nome BDS
La Spagna è un terreno fertile del BDS, in particolare il movimento BDS- País Valencià, che ha condotto la campagna contro Matisyahu. Il mese scorso lo stesso movimento ha annunciato che la facoltà di geografia dell’Università di Valencia era finalmente “libera da ogni apartheid” (sic!), ossia libera di ogni collaborazione con Israele (che miseramente ricorda “Judenrein”). La direzione del festival ha fatto notare che il gruppo BDS ha esercitato “pressioni, coercizioni e intimidazioni” perché il concerto di Matisyahu fosse cancellato. Non è una sorpresa, considerati i finanziamenti governativi alle organizzazioni che del BDS hanno fatto la propria bandiera. Le organizzazioni NOVA-Center per la Inovació Social, catalana, e Mundubat, basca, ricevono consistenti finanziamenti governativi per le attività di “cooperazione” in Palestina. La retorica della “non-violenza attiva”, della “pace con dignità” e dello sviluppo sostenibile serve per appoggiare il boicottaggio di Israele. Le due ONG collaborano con Who Profits, l’organizzazione leader delle campagne di boicottaggio contro qualsiasi cooperazione commerciale con entità israeliane oltre la linea armistiziale del 1949 (i c.d. confini del ’67), Alternative Information Center, le cui pubblicazioni utilizzano un linguaggio altamente diffamatorio contro Israele, accusandola di massacri, crimini di guerra genocidi ecc.). Tra le altre ONG che il governo spagnolo finanzia c’è anche Breaking the Silence, che raccoglie “testimonianze” non verificabili di soldati israeliani anonimi per ricostruire una presunta politica criminale dell’esercito israeliano. Altre organizzazioni che ricevono finanziamenti pubblici e sono legate al BDS sono Sodepau, finanziata anche dall’UE, e ACSUR. Nel 2013 Sodepau, ACSUR, BDS Catalunya e BDS País Valencià hanno firmato un appello al governo catalano per interrompere i rapporti con Israele, intensificando gli sforzi per delegittimare Israele a livello nazionale e locale. Il caso Matisyahu non è che uno dei molti casi di boicottaggio che in Spagna sempre più influenzano l’opinione pubblica contro Israele. E anche in Spagna i finanziamenti pubblici danno voce al BDS. Benché il governo abbia condannato l’esclusione di Matisyahu, non ha preso misure per fermare il boicottaggio. L’Italia è ancora in tempo per fermare l’avanzamento della demonizzazione di Israele… Renzi l’ha promesso.