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Giovanni Quer
Medio Oriente politica e società
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L'arresto di Samantha Comizzoli: le falsità della non-violenza 14/06/2015

L'arresto di Samantha Comizzoli: le falsità della non-violenza
Commento di Giovanni Quer


Samantha Comizzoli con copricapo da lavoro

Samantha Comizzoli è la nuova Vittorio Arrigoni.
Attivista dell'ISM (International Solidarity Movment), l'organizzazione "non violenta" che sostiene di aiutare i palestinesi, vive in Cisgiordania e dice di appoggiare la causa palestinese.
Come molti attivisti dell'ISM, partecipa alle proteste di ogni venerdì presso gli insediamenti israeliani. Arrestata durante una protesta "non violenta", è in attesa di espulsione perché il visto le era scaduto da tempo. Qualche mese fa aveva pubblicato nel suo blog una lettera aperta in cui chiedeva l'apertura di un'indagine disciplinare sul Console italiano che aveva rifiutato il visto a un palestinese che sarebbe dovuto venire in Italia a presentare il suo film "Israele: il Cancro".
Nel suo blog si riferisce a Israele come "il mostro nazista", o semplicemente "il mostro". Accusa gli israeliani persino di aver importato una specie di cinghiale particolare per distruggere i raccolti dei palestinesi, quando il prof. Israel Finkelstein e la dott.ssa Meirav Meiri dell'università di Tel Aviv hanno fatto uno studio genetico archeologico che dimostra come quella specie particolare di cinghiale abbia origine in Europa e sembrerebbe importata in Medio Oriente proprio dai Filistei più di tre mila anni fa.
La tournée del film oltraggioso della Comizzoli, programmato in comuni di tutt'Italia racconterebbe la storia di tanti "giovani palestinesi" che si oppongono all'occupazione israeliana e quindi sono "rapiti" dai soldati, picchiati o uccisi. Quello che non racconta il film è la falsità della non-violenza.
Le dimostrazioni iniziano sempre con l'avviso dei soldati a non lanciare pietre, a non provocare e finiscono sempre con gas lacrimogeni e pallottole di gomma a disperdere la folla che puntualmente diventa violenta coi soldati.
Usano soprattutto i bambini, mandati dai genitori a provocare i soldati.
Gli adulti aspettano con le telecamere fornite dalla ONG B'Tselem, finanziata da Unione Europea, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania e Francia, finché non danno il segnale ai bambini di urlare e tirare calci ai soldati.
La Comizzoli ha di recente nel suo blog denunciato molti casi di arresti da parte dell'Autorità Palestinese, cui non piace essere criticata in Facebook, o in twitter o nei blog. "Una cosa da sionisti", dice nei suoi video.
Sono spesso definiti le "pecore nere" degli attivisti pro-palestinesi, ma il mondo della cooperazione non ne prende le distanze. Anzi, l'ONG italiana "Un Ponte Per...", nella lista della Farnesina, organizza attività in cooperazione con l'ISM. Nessuna condanna. Nessuna denuncia della falsa non violenza che è violenza a tutti gli effetti. Nel loro mondo i palestinesi non esistono. Esiste solo Israele, da combattere e annichilire.

Giovanni Quer


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