Israele e il Mossad: sono arrivati!
Commento di Deborah Fait

Pronti a colpire l'Iran. All'alba del 13 giugno, l'aviazione israeliana ha colpito l'Iran, preceduta da una spettacolare azione del Mossad dentro il territorio nemico. Nella miglior tradizione militare israeliana.
Ero a letto quando, verso le 2 di notte del 13 giugno, ho sentito per un buon quarto d’ora, passare sulla mia casa, aerei da guerra, non finivano più e io ho pensato “Andate, fratelli, e fate il vostro dovere”. Non sapevo ancora che stavano volando verso l’Iran. Poi ho ricevuto sul cellulare l’avviso a non uscire di casa e stare vicino ai rifugi perché Israele stava attaccando il paese degli ayatollah. Questa mattina abbiamo saputo tutto, Israele è andata a colpire al cuore il programma nucleare iraniano. L’azione era coordinata e sono stati colpiti contemporaneamente decine di obiettivi sotterranei, rampe di lancio, laboratori di ricerca e vari posti di comando. Sono stati anche eliminati nei loro letti militari e scienziati coinvolti con gli ayatollah e il programma nucleare assassino iraniano (ricordate il caso simile di Ismail Hanniyeh, capo di Hamas? Quello che raccomandava di far morire molte donne e bambini palestinesi per la causa? È passato dal sonno alla morte senza accorgersene, nel cuore di Teheran). Grande azione del Mossad che si è confermato essere il miglior servizio di intelligence al mondo, senza rivali! Questa volta è stata decapitata la crema del programma nucleare, generali e scienziati sono passati a miglior vita nel giro di minuti. Il leone di Giuda ha ruggito e, stufo di essere tirato per la criniera, ha attaccato con tutta la sua forza e la sua intelligenza. È bene ricordare un po’ di storia: L’Iran minaccia Israele da 46 anni, hanno promesso la nostra morte e la distruzione del Paese. L’Iran da anni ha sguinzagliato nel mondo terroristi che hanno fatto decine di morti nelle comunità ebraiche, ha finanziato il terrorismo internazionale. Infine ha programmato e finanziato le atrocità del 7 Ottobre e ci ha colpiti con centinaia di missili e droni. Israele ha detto basta, il Leone di Israele e Giuda, incazzato, ha perso la pazienza e ha ruggito risvegliando il mondo intero. Come ha detto Maurizio Molinari Israele ha colpito esattamente alla scadenza del sessantesimo giorno concesso da Trump a Khamenei e questo fa pensare a un’azione coordinata tra i due leader. Israele fa il lavoro pesante e Trump tenta il dialogo. Il problema è che Khamenei non vuol sentir ragioni e allora se ne pentirà e resterà con un pugno di mosche in mano. Benjamin Netanyahu sta dimostrando di essere uno di quei leader che passerà alla storia come Winston Churchill. È odiato, è insultato, dei piccoli uomini vogliono eliminarlo portandolo a processo per delle sciocchezze ma lui resta un grande ed è l’unico leader che potrà salvare Israele. Gli israeliani lo sanno e lo sanno anche alla Knesset. Ho sentito i commenti degli sfigati della sinistra italiana, la parola più bella che hanno rivolto a Bibi è stato “criminale”. Già, loro sono abituati a strisciare e a baciare le pantofole di Khamenei ma sono destinati a scomparire dalla storia della politica se vanno avanti così. Mentre scrivo, Israele continua a bombardare siti strategici in Iran. Il popolo persiano grida: “Grazie Bibi, Grazie Israele, Colpiteli e lasciate il resto a noi nelle strade!”
Mi auguro il meglio, che Israele faccia cadere quel regime assassino. Lo spero per la sicurezza di Israele e per la libertà del coraggioso popolo persiano.

Deborah Fait