Il mondo che ammira i gangster e deride le loro vittime
Commento di Deborah Fait

L’Italia di sinistra si strappa i capelli per l’elezione di Ignazio  La Russa al Senato,” un fascista presidente del senato” urlano le anime  belle, quelle che si commuovono al discorso della senatrice Segre ma  che non fanno una piega quando gli amatissimi palestinesi ammazzano gli  ebrei d’Israele. Si disperano per l’elezione di La Russa dimenticando  che quando salì alla stessa carica Laura Boldrini, ammiratrice della  nazi islamica organizzazione terroristica Hamas, non vi furono proteste  di sorta perché definita “istituzionale”. Strana questa Italia che si  lava la bocca con la parola democrazia e quando il popolo sovrano, dopo  anni di soprusi, va finalmente a votare, parla di sfregio al paese se il  risultato non piace.  Ma lasciamo da parte per il momento i problemi  italiani che saranno attuali fra una settimana come fra un anno. In Iran  i preti in turbante continuano a fare strage di donne e uomini e le  “femministe- per- caso” italiane si tagliano le doppie punte in segno di  falsa solidarietà rendendo ridicolo un importante gesto di lutto del  popolo curdo. In Israele i palestinesi sono all’attacco cercando di  ammazzare, purtroppo riuscendoci, la nostra migliore gioventù. 
Mentre accade tutto questo non possiamo non pensare alla tragedia  ucraina e a Putin che sta cercando in tutti i modi di passare alla  storia come il criminale di guerra del XXI secolo. L’ultimo grande  bombardamento missilistico su Kiev ha lasciato il mondo senza fiato ma  sono rimasta senza fiato io stessa quando, aprendo Facebook, sono stata  travolta da commenti che chiamare disumani è poco. Mentre in TV si  vedevano i corpi delle vittime ancora fumanti sul selciato leggevo  commenti del genere: “Finalmente…bravi…quanno ce vò ce vò…” e altre  porcherie simili. Sono gli stessi individui per i quali Mariupol rasa al  suolo e la strage di Bucha erano messe in scena stile Hollywood e le  fosse comuni erano fake news messe in giro dal “comico narcoman”, come  chiamano il presidente Zelensky. Questo schifo mi ha fatto  inevitabilmente tornare indietro nel tempo e ricordare i commenti che  uscivano dalla bocca e dai cervelli bacati di molti italiani quando il  terrorismo palestinese faceva saltare gli autobus in Israele, ammazzava  bambini che giocavano nei parchi, faceva stragi di ebrei sia israeliani  che europei negli ultimi decenni del secolo   scorso. Come non ricordare  con dolore e rabbia i commenti di felicitazione per gli assassini, gli  articoli sui giornali che li giustificavano, quando non li difendevano,  sempre insultando e demonizzando Israele. Provo ancora un dolore e un  senso di furore impotente pensando ai bombardamenti missilistici sulle  città israeliane e l’indifferenza dei media italiani. E le Torri  Gemelle? Come dimenticare quei “ben gli stà agli americani” e poi la  teoria del complotto, del sono stati loro stessi, gli americani,  a  farsi la strage per dare la colpa all’islam, è stato il Mossad per  questo non c’erano ebrei dentro le torri ( ce n’erano a migliaia e  centinaia sono morti nell’implosione). I canti e i balli dei  palestinesi, come di tutto il mondo islamico alla notizia della strage,  sono passati sotto silenzio esattamente come accade quando ballano per  la felicità di aver ammazzato gli ebrei di Israele. Viviamo in uno  strano e incomprensibile mondo dove gli orchi sono onorati e le vittime  ammazzate due volte, dove un criminale circondato da gangster mette  l’Europa in ginocchio ed è ammirato per questo.