Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La Stampa di ieri, 14 giugno 2022, ha pubblicato un’intervista fatta dal direttore di Civiltà Cattolica a Papa Bergoglio, dal titolo:“Il Papa, preghiera per la pace: Ma la Nato ha provocato Putin”e sto ancora smaltendo la nausea che mi ha assalita leggendo l’articolo. Mi dispiace se qualcuno si sentirà offeso ma ogni volta che il Papa parla non riesco a scacciare dalla mente la scena di lui, in aereo, di ritorno da uno dei suoi viaggi. Il mondo civile era ancora sconvolto e terrorizzato dalla stragi in Francia, al Bataclan (90 vittime), dall’attacco alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato Kosher, altri 17 morti, da parte di terroristi islamici legati all’Isis. E, dopo tutto questo orrore, lui, il Papa, ha fatto questo commento a caldo, anzi a freddo, talmente freddo da provare un brivido gelido lungo la schiena: “Ma se qualcuno insulta mia mamma, io gli dò un pugno”. Personalmente mi è venuta la nausea. Con quelle parole senza pietà ha liquidato i morti e ha giustificato gli assassini e le loro stragi contro la satira su Maometto . Confesso di essere prevenuta, da quella volta evito di sentirlo parlare per il fastidio che provo. La lettura della sua conversazione con Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, ha rafforzato i sentimenti negativi che provo. “Non esistono i buoni e i cattivi”, ha detto, riferendosi alla guerra in Ucraina. No, certo, sono tutti uguali, chi ammazza e chi viene ammazzato, l’invasore e l’invaso. Putin è uguale ai bambini che la sua soldataglia stupra e ammazza. Non c’è differenza per Bergoglio e prosegue con la favola di Cappuccetto rosso che era buono e del lupo che era cattivo ma…”qui(riferendosi alla guerra in Ucraina)non ci sono buoni e cattivi…tutti sapevano che la NATO avrebbe provocato la guerra…”Secondo Bergoglio e un ignoto capo di stato cui accenna senza farne il nome: “L’Alleanza Atlantica sapeva di provocare Putin…stanno abbaiando alle porte della Russia…” Perché il Papa, anziché rilasciare interviste che non servono a niente e a nessuno, non fa i bagagli e non va da Putin a parlare di buoni e cattivi e, forse anche di pace per gli eroici ucraini? A cosa servono le sue interviste trasudanti retorica, falso buonismo e inutili inni alla Pace? Qualcuno ha sentito parole di pietà per i bambini ucraini, quelli ammazzati, quelli orfani, quelli affamati, quelli nei cui occhi si vede solo terrore perché violentati nel corpo e nell’anima, quelli strappati alla famiglia e deportati in Russia per rubare la loro identità? “Ecco, per me oggi la terza guerra mondiale è stata dichiarata”, prosegue il Papa. Beh, ringrazi Putin e il patriarca fascista Kirill col quale sembra aver avuto una conversazione e al quale ha risposto, dopo essersi sentito snocciolare i motivi indecenti della guerra,“Fratello, noi non siamo i chierici di stato, siamo i pastori del popolo”. Sicuramente Kirill sarà rimasto colpito da una frase così paciosamente profonda, sicuramente avrà telefonato a Putin supplicandolo di fermare la guerra in nome dei “pastori dei popoli”. E la nausea aumenta.
Quale è la morale di questa conversazione papale? Nessuna, se non che la colpa della guerra è solo di noi occidentali, della Nato, dell’America, che dare armi all’Ucraina è un male, meglio lasciare che il lupo mangi Cappuccetto rosso, nonna compresa.