Scomode verità su Padre Agostino Gemelli 
Commento di Deborah Fait
A destra: Agostino Gemelli
In  questi giorni il Papa ha celebrato il centenario della  fondazione  dell'Università Cattolica e del suo fondatore Padre Agostino  Gemelli,  con queste parole: " Quella che state vivendo è una  giornata speciale,  perché celebra un anniversario importante: cento  anni fa, padre Agostino  Gemelli e i suoi collaboratori diedero vita a  quella grande istituzione  culturale che è il vostro Ateneo. Auguri!  Vorrei raccogliere la mia  riflessione intorno a tre parole: fuoco,  speranza e servizio. Tre parole  che – credo – possono rappresentare un  po’ la vostra mistica  [spiritualità]." 
A quelle tre parole,  fuoco-speranza-servizio, io ne aggiungerei  una quarta per ricordare  l'opera di Agostino Gemelli: antisemitismo!  Saranno passati anche  cent'anni ma non si può dimenticare l'avversione  di questo famoso  francescano per gli ebrei e la reiterata, ignobile  accusa di deicidio  che tante tragedie ha portato tra le comunità  ebraiche dell'occidente  cristiano per più di 2000 anni. Eccolo qui il  vero Agostino Gemelli  quando scriveva: "Un ebreo, professore di  scuole medie, gran filosofo,  grande socialista, Felice Momigliano, è  morto suicida. I giornalisti  senza spina dorsale hanno scritto  necrologi piagnucolosi. Qualcuno ha  accennato che era il Rettore  dell’Università Mazziniana. Qualche altro  ha ricordato che era un  positivista in ritardo. Ma se insieme con il  Positivismo, il  Socialismo, il Libero Pensiero, e con il Momigliano  morissero tutti i  Giudei che continuano l’opera dei Giudei che hanno  crocifisso Nostro  Signore, non è vero che al mondo si starebbe meglio?  Sarebbe una  liberazione, ancora più completa se, prima di morire,  pentiti,  chiedessero l’acqua del Battesimo.” 
Necrologio  pubblicato in  Vita e Pensiero, ricerca dell'Università Cattolica  nell'agosto del 1924,  che, pur essendo anonimo,  fu rivendicato dal  francescano Gemelli,  all'epoca rettore della suddetta Università.  Agostino Gemelli non smentisce il suo odio antisemita appoggiando anche   le leggi razziste di Mussolini nel 1938 di cui fu uno dei più  importanti  aderenti firmando il "Manifesto degli scienziati razzisti".  Lui non  negò mai quanto aveva scritto su Felice Momigliano e il  deicidio,  augurandosi la morte di tutti i giudei e, rivendicandone la  paternità,  commette quello che si dice essere "la pezza peggiore del  buco"  scrivendo: " Riconosciuto l'errore, errore confessato e mezzo perdonato,   da buon cristiano prego per la conversione degli ebrei". 
Eccolo  qua  il bravo padre Agostino Gemelli, commemorato da Bergoglio, non  chiede  più di bruciare gli ebrei deicidi ma prega per la loro  conversione. In  seguito però appoggerà coloro che apriranno i le camere  a gas e i forni  crematori. I suoi difensori affermano che  l'antisemitismo di Gemelli fu  di matrice esclusivamente religiosa, non  razziale senza ricordare che  l'odio razziale verso gli ebrei,  quell'odio che portò alla Shoah, ha  origine proprio dalla religione. 
La grande  Inquisizione dell'epoca di Isabella la  Cattolica e di suo marito  Ferdinando torturava e ammazzava gli ebrei  non perché di razza diversa  ma per la loro fede e perché considerati  assassini di Cristo. Questa  accusa infamante che giustificò per  millenni ogni orrore contro il  popolo ebraico e che veniva annualmente  recitata durante la Pasqua:  "Oremus et pro perfidis Judaeis" fu abolita  da Giovanni XXIII sia dalla  messa che dai messali nel 1962. Infine con  la dichiarazione Nostra  Aetate il Vaticano escluse in modo definitivo  la responsabilità degli  ebrei per la morte di Gesù.  Auguriamoci che  Papa Bergoglio, così  palesemente pro islam e poco simpatizzante degli  ebrei, non voglia  ripristinarla. Tornado al nostro frate, pensatore,  medico, intellettuale  ecco cosa scrisse nel 1939 quando le persecuzioni  razziali contro gli  ebrei erano una realtà : "La terribile sentenza che il popolo deicida ha  chiesto su di sé". Roba da fermare il sangue che scorre nelle vene! E  ancora, sempre nel 1939, con un altro scritto, ha ribadito: "Vediamo   attuarsi questa terribile sentenza che il popolo deicida ha chiesto su   di sé e per la quale va ramingo per il mondo, incapace di trovare la   pace di una patria mentre le conseguenze dell'orrendo delitto lo   perseguitano ovunque e in ogni tempo". 
Sembra  impossibile che un  religioso, un intellettuale possa sentire tanto  odio contro altri esseri  umani. Un odio veramente feroce e ignobile  eppure qualcuno nel 1959  propose di farlo santo.  Come Pio XII, i santi  di Hitler. Sarebbe bello se Agostino Gemelli potesse vedere gli ebrei  oggi  ripensando alle sue elucubrazioni di tanti anni fa: gli ebrei,  ammazzati  nei secoli, non hanno mai chiesto l'acqua del battesimo ma le  loro  ultime parole sono sempre state "Shemà Israel". Il popolo ebraico  oggi  ha una patria,  ha un esercito che lo difende, Israele è uno dei  paesi  più moderni ed efficienti del mondo, gli ebrei hanno, nonostante  le  persecuzioni,  il più alto numero di premi Nobel al mondo e fanno  tanti  figli perché amano la vita. Israele è sempre tra i primi dieci  paesi più  felici. I giudei che, secondo Padre Gemelli, dovevano morire  per far  star meglio gli altri hanno sconfitto Hitler, Mussolini,  Agostino  Gemelli e tutti gli antisemiti del mondo! Sono rinati  orgogliosi e a  testa alta, padroni in casa propria, pronti a difendersi  sempre e  comunque. Un miracolo ottenuto con le loro mani, il loro  lavoro, il loro  sangue.  Quale miglior soddisfazione? 

 
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"