Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Un bel servizio di Rai Uno al telegiornale delle ore 20 sul boom del turismo, cultura e religione in Israele, un incremento del 38% solo dall'Italia rispetto all'anno scorso. Belle le immagini di Gerusalemme, città santa per le tre grandi religioni, della modernità di Tel Aviv, considerata giustamente la Miami del Mediterraneo. Riprese suggestive di Cesarea, Masada, il Mar morto. Non solo turismo religioso ma anche visite molto laiche alla città-smart di Tel Aviv dove un turista, beatamente seduto in spiaggia, ha decantato la bellezza della città, il mare, il cibo, la storia, l'archeologia. Israele, paese della tecnologia e delle nuove tendenze, un paese per tutti, per chi vuole percorrere le antiche e storiche strade di Gerusalemme, visitare i tantissimi siti archeologici, o per chi vuole divertirsi. Unico punto negativo, se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, è il richiamo ai "territori palestinesi". Pare non sia possibile parlare di Israele, nemmeno dal punto di vista turistico, senza nominare quei "territori" contesi. Anni fa (oggi accade di meno per fortuna) ogni personalità politica in visita in Israele, doveva per forza andare anche a trovare i "padrini" di Ramallah, prima Arafat dopo Abu Mazen. Sarebbe come se un ministro in visita a Trieste fosse obbligato ad andare anche negli ex territori italiani dell'Istria, consegnati alla Jugoslavia dopo la fine della seconda guerra mondiale, guerra che l'Italia aveva perso. Nel caso di Israele sembra quasi che, se non si parla o non si visitano anche i territori contesi, si faccia uno sgarbo agli arabi che li abitano. Sembra essere e, in effetti è, un mutuo riconoscimento a diritti che non hanno. La solita paura di offendere chi si fa forte grazie alla mistificazione storica e al ricatto. Un bel servizio quello della Rai che sarebbe stato perfetto se si fosse limitato a parlare di Israele senza allargarsi troppo in territori che gli arabi palestinesi occupano indebitamente da 70 anni, nonostante Israele abbia vinto e stravinto tutte le guerre promosse dai paesi arabi.
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"