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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Antonio Donno
Israele/USA
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Salvate il soldato Ferrara 27/03/2019

Salvate il soldato Ferrara
Commento di Antonio Donno


Giuliano Ferrara

“Salvate il soldato Ferrara!”. Egli ha combattuto valorosamente contro l’Impostore (Trump), ma è stato sconfitto. Nonostante le ferite riportate, il soldato Ferrara, in un ultimo disperato tentativo, ha accusato Mueller di utilizzare la mancanza di prove per salvare l’Impostore. Popolo americano, insorgi! L’Impostore è colpevole per mancanza di prove: questo è il verdetto del soldato Ferrara in un articolo lucido, obiettivo, rivoluzionario. Perché rivoluzionario? Perché, dall’articolo del soldato Ferrara in poi, nel diritto internazionale dovrà essere introdotto il reato di colpevolezza per mancanza di prove. Insomma, ora si dovrà ragionare nella seguente maniera: se, fino ad ora, un imputato è colpevole finché non è dichiarato innocente, ora anche l’innocenza è colpevolezza. Il caso dell’Impostore entrerà di diritto nel diritto internazionale: questo è il responso del soldato Ferrara. Usciamo dallo scherzo, perché, se dovessimo continuare con questo tono, ci sarebbe da riempire diverse pagine. “Ogni garantismo ha un limite”, dichiara il soldato Ferrara in apertura del suo atto d’accusa contro Mueller. Il limite è la volontà popolare: “Tutti sanno che il delitto c’è stato”, dichiara il Nostro. Tutti chi? Il popolo. In questo caso il popolo non è più bue, è la voce della verità. Sarà sufficiente, d’ora in poi, svolgere un referendum sulla colpevolezza di un accusato per stabilire se il reato è stato o meno commesso. E, se il popolo dovesse assolverlo, a causa di un complotto di personaggi come Mueller, si dovrà procedere per le vie brevi. La colpevolezza di Trump è “una verità storica, ha bisogno solo delle sue prove specifiche, non di uno special counsel”. Quindi, lo special counsel, Mueller, si è dimostrato inaffidabile perché ha “graziato” l’Impostore. Proprio “graziato”, perché, nonostante la mancanza di prove, il popolo sperava che Mueller incolpasse Trump. Era un suo dovere, perché il popolo voleva questo. E il Nostro ama il popolo americano, perché esso voleva che l’Impostore fosse incolpato ufficialmente.

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Benjamin Netanyahu con Donald Trump

Quali sono, dunque, le “prove specifiche”? La volontà del popolo, perché il popolo “sa”. E poi si parla del virus populista in Europa, mentre in questo caso il populismo americano è il toccasana della democrazia. Il partito democratico deve farsi portavoce della volontà del popolo, secondo il soldato Ferrara, anche se il partito di Jefferson e di Wilson si sta imbottendo di rappresentanti antisemiti. Tutto fa brodo. L’Impostore sta agendo in favore di Israele? Non ha importanza, se i politici democratici, anche nei suoi esponenti antisemiti, vogliono la testa dell’Impostore. “La pistola fumante non l’ha trovata nessuno”, afferma il Nostro. E allora? Qui sta la differenza tra la Vecchia Europa e il Nuovo Mondo, secondo lui. Mentre in Europa lo stato di diritto è ancora in vigore, un residuo di un triste passato, la giovane America usa le armi della democrazia, cioè la volontà popolare senza inutili filtri di intellettuali parrucconi che sentenziano in barba al popolo. “Ma che c’era mai da provare?”, conclude. Il popolo aveva già sentenziato.

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Antonio Donno


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