venerdi 03 maggio 2024
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Ordine cronologico - Ordine alfabetico
Peggio della guerra 11/10/2010 -

Daniel J. Goldhagen
Peggio della guerra
Mondadori


Storico di fama mondiale l’autore analizza in questo saggio il tema del genocidio, delle sue origini e delle sue dinamiche. La tesi di Goldhagen è che le politiche di sterminio di massa non derivino da una sorta di decadenza morale e culturale degli assassini, bensì traggano origine da razionali calcoli politici. Lo storico racconta il processo di disumanizzazione che precede il genocidio, indaga i più grandi genocidi del Novecento analizzandone le ragioni più profonde, le caratteristiche peculiari, i metodi di attuazione.
Un duro atto di accusa verso il sistema politico mondiale e un accorato appello civile.


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Auto-emancipazione 04/10/2010 -

Leon Pinsker
Auto-emancipazione
Il nuovo Melangolo

Considerato da molti storici come il vero primo rappresentante del movimento sionista, Pinsker ha saputo dar voce alle aspirazioni concrete degli ebrei russo-polacchi rivendicando la creazione di uno Stato ebraico indipendente. I suoi seguaci formarono il nucleo dei movimenti sionisti dell'Europa orientale degli anni 90, senza l'apporto dei quali il progetto sionista avrebbe finito con l'inaridirsi, molto prima che altre cause esterne finissero col farlo trionfare.
In questo saggio pubblicato a Berlino nel 1882, analizza il problema dell'antisemitismo, concludendo che la soluzione radicale sta nella costituzione di una patria del popolo ebraico, non necessariamente in Palestina.

Crown of Aleppo 30/09/2010 -

Hayim Tawil & Bernard Schneider
Crown of Aleppo.
The Mystery of the Oldest Hebrew Bible Codex
Jps Philadelphia


Questo saggio ripercorre l’appassionante vicenda di un codice biblico d’inestimabile valore. Scampato a varie distruzioni, fu gelosamente custodito, per centinaia di anni, nella Grande sinagoga di Aleppo, in Siria. Durante la sommossa antiebraica del 1947, la sinagoga venne data alle fiamme, e il manoscritto scomparve. Ma per il giovane Stato ebraico, un simile codice poteva servire come simbolo prestigioso. Il manoscritto di Aleppo è ora esposto al Museo d’Israele di Gerusalemme.
L’avventura del suo ritrovamento e del suo arrivo in Israele è raccontata in questo libro imperdibile.

Hannah Arendt 27/09/2010 -

Friedrich G. Friedmann
Hannah Arendt
Giuntina


Ebreo nato in Germania, docente di Storia prima negli Stati Uniti e poi a Monaco dal 1960, Friedmann ci offre in questo saggio il ritratto di una personalità il cui fascino risiede proprio nelle più profonde contraddizioni umane, esaminandone la vita e il suo confrontarsi con l’ebreo come paria, con le origini e gli elementi del totalitarismo, con il Romanticismo tedesco e le sue conseguenze e infine con lo sviluppo di una diversa relazione fra ebrei e tedeschi.

La banalità dell’amore 23/09/2010 -

Savyon Liebrecht
La banalità dell’amore
e/o

Una pièce teatrale per raccontare il rapporto appassionato quanto drammatico fra la Arendt e Heidegger è l’ultima opera della scrittrice israeliana .nella quale si intersecano l’abbraccio dionisiaco tra la giovane Hannah e il maturo Martin, l’allieva e il professore, e i ricordi, 50 anni dopo, della Arendt, posta di fronte alla “complicità” del filosofo con il nazismo, scelta meschina e codarda: ma per lei – “al cuore non si comanda” -, prevarrà sempre “l’amante romantico”, il cui incontro ha “segnato la fine dell’infanzia”.

Mia è la vendetta 20/09/2010 -

Friedrich Torberg
Mia è la vendetta
Zandonai

Romanziere di raffinato talento e pensatore fuori dagli schemi fu per molti anni dimenticato dalla Storia. Esce oggi dall’oblio grazie alla riscoperta del suo capolavoro profetico ripubblicato dall’editore Zandonai, a cura di Haim Baharier. Il libro è ambientato in un lager olandese dove il comandante Wagenseil sceglie una vittima dopo l’altra, la tortura e la convince a suicidarsi. In una baracca di ebrei si accende un dibattito serrato fra due gruppi opposti: uno ritiene opportuno reagire, l’altro pensa che la vendetta vada lasciata a Dio e che si debba accettare il proprio destino. Con una chiaroveggenza assoluta Torberg scrive un capolavoro, pubblicato nel 1943 durante l’esilio negli Stati Uniti, che porta alle conseguenze più estreme il dramma della non resistenza ebraica e il tema della legittima difesa.

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