venerdi 17 maggio 2024
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Ordine cronologico - Ordine alfabetico
Hannah Arendt 27/09/2010 -

Friedrich G. Friedmann
Hannah Arendt
Giuntina


Ebreo nato in Germania, docente di Storia prima negli Stati Uniti e poi a Monaco dal 1960, Friedmann ci offre in questo saggio il ritratto di una personalità il cui fascino risiede proprio nelle più profonde contraddizioni umane, esaminandone la vita e il suo confrontarsi con l’ebreo come paria, con le origini e gli elementi del totalitarismo, con il Romanticismo tedesco e le sue conseguenze e infine con lo sviluppo di una diversa relazione fra ebrei e tedeschi.


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La banalità dell’amore 23/09/2010 -

Savyon Liebrecht
La banalità dell’amore
e/o

Una pièce teatrale per raccontare il rapporto appassionato quanto drammatico fra la Arendt e Heidegger è l’ultima opera della scrittrice israeliana .nella quale si intersecano l’abbraccio dionisiaco tra la giovane Hannah e il maturo Martin, l’allieva e il professore, e i ricordi, 50 anni dopo, della Arendt, posta di fronte alla “complicità” del filosofo con il nazismo, scelta meschina e codarda: ma per lei – “al cuore non si comanda” -, prevarrà sempre “l’amante romantico”, il cui incontro ha “segnato la fine dell’infanzia”.

Mia è la vendetta 20/09/2010 -

Friedrich Torberg
Mia è la vendetta
Zandonai

Romanziere di raffinato talento e pensatore fuori dagli schemi fu per molti anni dimenticato dalla Storia. Esce oggi dall’oblio grazie alla riscoperta del suo capolavoro profetico ripubblicato dall’editore Zandonai, a cura di Haim Baharier. Il libro è ambientato in un lager olandese dove il comandante Wagenseil sceglie una vittima dopo l’altra, la tortura e la convince a suicidarsi. In una baracca di ebrei si accende un dibattito serrato fra due gruppi opposti: uno ritiene opportuno reagire, l’altro pensa che la vendetta vada lasciata a Dio e che si debba accettare il proprio destino. Con una chiaroveggenza assoluta Torberg scrive un capolavoro, pubblicato nel 1943 durante l’esilio negli Stati Uniti, che porta alle conseguenze più estreme il dramma della non resistenza ebraica e il tema della legittima difesa.

Il silenzio degli alleati 16/09/2010 -

Richard D. Breitman
Il silenzio degli alleati
Oscar Mondadori

Mentre la sconfitta del Terzo Reich si profilava, gli ufficiali nazisti cercarono di distruggere ogni traccia della terribile sorte toccata a milioni di ebrei. La Gran Bretagna possedeva in realta' da tempo prove rivelatrici, ma questo materiale cruciale e' stato reso pubblico solo di recente. Alla luce di questi nuovi inequivocabili documenti, lo storico americano Richard Breitman, dopo aver ricostruito la storia del piano nazista di sterminio, tenta di capire perche' gli Alleati, pur sapendo, decisero di tacere. Nella sua appassionante ricerca l'autore delinea cosi' i contrasti tra inglesi e americani sulla linea da seguire e individua numerosi fattori alla base della decisione che alla fine prevalse: la priorita' assegnata ad altri obiettivi di politica estera, nonche' un diffuso sentimento antisemita. Al termine della sua indagine, analizza le tragiche conseguenze di quello che può a buon diritto definirsi un colpevole "silenzio degli alleati".

Il labirinto di carta 13/09/2010 -

Anna Maria Hàbermann
Il labirinto di carta
Proedi

L’autrice, medico e pianista, ricostruisce in maniera magistrale il passato di quella parte della sua famiglia che durante la Seconda Guerra Mondiale viveva in Ungheria, un passato tragico che il padre le aveva tenuto nascosto per proteggerla da avvenimenti troppo dolorosi per essere raccontati. E per riscattare dall’oblio la vita di quei familiari ungheresi del cui affetto era stata privata perché uccisi nei campi di sterminio, inizia un viaggio struggente a ritroso nella memoria avvalendosi anche di documenti storici per dare un senso agli enigmi e alle verità nascoste del suo passato. L’opera della Habermann è una testimonianza di enorme valore, oltre che un documento imperdibile che scuote la coscienza e fa riflettere sulla tragedia dell’ebraismo ungherese.

L’avventura sefardita 09/09/2010 -

Beatrice Léroy
L’avventura sefardita
ECIG

Risale all'epoca della distruzione del Tempio di Gerusalemme (68 d.C.) l'insediamento più consistente della Diaspora ebraica nella penisola iberica. Nel 1492, dopo un secolo di politica antigiudaica, protesa alla conversione forzosa degli ebrei, i sovrani di Spagna ne decretarono l'espulsione. Da quel momento i sefarditi si sparsero per tutto il mondo alla ricerca di una terra di rifugio, ricchi di una cultura e di una tradizione che tennero sempre viva e grazie alla quale poterono conservare i tratti salienti della loro identità. Questo saggio racconta la storia di questo esilio consentendo di cogliere il dramma vissuto dal popolo d'Israele e le difficoltà affrontate al fine di mantenere la propria specificità e il profondo sentimento di appartenenza all'ebraismo.

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