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Il Foglio - Itaca Rassegna Stampa
10.12.2010 L'ordine dei giornalisti pubblicizza la prossima flottiglia? Non in nostro nome!
commenti di Giulio Meotti, Claudio Pagliara

Testata:Il Foglio - Itaca
Autore: Giulio Meotti - Claudio Pagliara
Titolo: «L’ordine dei giornalisti si fa armatore di un’altra nave pro Hamas - Ordine dei Giornalisti pro Hamas? Non in mio nome!»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 10/12/2010, a pag. 2, l'articolo di Giulio Meotti dal titolo "L’ordine dei giornalisti si fa armatore di un’altra nave pro Hamas". Da ITACA, blog di Claudio Pagliara, l'articolo dal titolo "Ordine dei Giornalisti pro Hamas? Non in mio nome! ".


Enzo Iacopino, direttore dell'Ordine nazionale dei giornalisti

Ecco i pezzi:

Il FOGLIO - Giulio Meotti : "L’ordine dei giornalisti si fa armatore di un’altra nave pro Hamas"


Giulio Meotti

Roma. Sarà presentata all’Ordine nazionale dei giornalisti la “Freedom Flotilla 2” diretta a Gaza. Il prossimo 13 dicembre, presso la sede dell’Ordine in via Parigi a Roma, si sono dati appuntamento militanti “pacifisti” e persino gli attivisti dell’organizzazione turca islamista Ihh, per annunciare il nuovo convoglio “umanitario” che intende rompere l’assedio israeliano contro Hamas (dopo l’esito sanguinoso della prima spedizione a giugno). L’istituto israeliano per l’antiterrorismo di Herzliya denuncia la “nuova flottiglia della guerra santa”. All’Ordine dei giornalisti ci sarà Angela Lano, già a bordo della prima Freedom Flotilla e il cui libro, “Verso Gaza”, è introdotto dal presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino. Sarà proiettato il documentario “The Raid”, del regista Manolo Luppichini, autore di documentari antagonisti, anche lui presente nella prima spedizione. Alla presentazione ci sarà Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese, con sede a Genova, il quale ha dichiarato alla magistratura di aver raccolto fondi per le famiglie dei terroristi palestinesi: “Fra i nostri assistiti ci sono pure figli di kamikaze”. Sul sito dell’Investigative Project on Terrorism c’è la fotografia del nuovo ospite dell’Ordine dei giornalisti al fianco del capo di Hamas Khaled Meshaal. L’aspetto più esemplare della vicenda è che non soltanto l’Ordine dei giornalisti si fa promotore di una campagna virulentemente antisraeliana, ma che ospiti nei propri locali un’organizzazione, l’Ihh turca, sulla lista nera della Germania e presto degli Stati Uniti, dopo l’appello rivolto a Obama da un gruppo bipartisan di 87 senatori americani contro gli islamisti turchi. L’Ihh mantiene stretti legami con Hamas, organizzazione inclusa nella black list europea, e fa parte della “Union of Good”, organizzazione ombrello affiliata ai Fratelli Musulmani a sua volta inserita dagli Stati Uniti nella black list. L’Ihh è stata oggetto di diverse inchieste per terrorismo. Numerosi militanti imbarcatisi sulla prima flottiglia prima di partire avevano dichiarato ai giornalisti che il loro scopo era il “martirio”. Con la decisione dell’Ordine di promuovere la “Freedom Flotilla 2”, il giornalismo dell’irresponsabilità fa un regalo politico e morale ad Hamas.

ITACA - Claudio Pagliara : "Ordine dei Giornalisti pro Hamas? Non in mio nome!"


Claudio Pagliara

Ieri sera un colpo di mortaio esploso dalla Striscia di Gaza ha ferito un israeliano. Dopo l’offensiva “Piombo fuso” il fuoco  islamico si e’ diradato, ma nessuno si fa illusioni che cessi. Hamas ha come obbiettivo dichiarato la distruzione di Israele. E’ finanziato dall’Iran, alla cui guida c’e’ un signore che nega l’olocausto e arricchisce uranio.   Ad esserne spaventati sono in primo luogo i Paesi arabi. Non solo quelli moderati, Egitto e Giordania. Ma anche la culla dell’islam, l’Arabia Saudita che, come ha svelato Wikileaks, ha ripetutamente chiesto agli Stati Uniti di bombardare  Teheran. Hamas, inoltre, e’ in rotta di collisione con il Presidente dell’Autorita’ Palestinese, Mahmoud Abbas, punto di riferimento di Stati Uniti e Europa.

In una situazione cosi’ complessa, e’ oltraggioso che il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Jacopino, abbia deciso di sostenere quel potente strumento di propaganda pro Hamas che prende il nome di “Freedom Flottiglia”. Con il pretesto di “liberare Gaza” il movimento e’ in prima linea nel tentativo di  delegittimare Israele e rafforzare il regime islamico che tiene in ostaggio un milione e mezzo di palestinesi a Gaza.

Enzo Jacopino e’ libero di promuovere le peggiori cause,  ma a titolo personale, non nelle vesti di Presidente  dell’Ordine dei Giornalisti. Non in mio nome. Non nel nome di molti, spero, miei colleghi.

Per i dettagli delle iniziativa pro flottiglia  del Presidente  dell’Ordine  dei Giornalisti, clicca qui

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