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Spoletonline Rassegna Stampa
11.12.2006 Celebrare lo shahid (il terrorista suicida) diventa un "messaggio d'amore e di pace"
quando l'ideologia scade nel ridicolo

Testata:Spoletonline
Autore: la redazione
Titolo: «LA SCULTURA DI ZAKI SALAM CONSEGNATA ALLA CITTÀ DI SPOLETO»

Una scultura dedicata dall'artista palestinese Zaki Salam allo "shaid" (il "martire") cioè al terrorista suicida, donata dall'autore  alla città di  Spoleto
Argia Simone, presidente dell'Associazione Donne contro la guerra" ricevendo l'opera dichiara che... "rappresenta innanzitutto un messaggio d’amore e di pace" !

Riportiamo l'articolo sulla cerimonia, pubblicato sul sito il 23 agosto 2006, che presenta numerosi altri passaggi altrettanto incredibili:

Shaid, Martire. La scultura in bronzo dell’artista palestinese Zaki Salam, raffigurante un martire portato in corteo dal suo popolo, è stata consegnata questa mattina da Argia Simone, presidente dell’associazione Donne contro la guerra al sindaco Massimo Brunini e all’assessore alla cultura Giorgio Flamini.

“La donazione, fortemente voluta dallo stesso Zaki Salam – ha sottolineato Argia Simone - dopo l’esposizione tenuta a Spoleto lo scorso giugno, rappresenta innanzitutto un messaggio d’amore e di pace che cade in un momento particolarmente difficile per l’intera regione mediorientale”.
 
Tre gli esemplari esistenti al mondo della scultura “Shaid-Martire”: due conservati in Siria (una nella collezione privata dell’artista e l’altra nella sede municipale di Damasco) e una in Italia, a Spoleto, temporaneamente nella Sala Giunta del Comune di Spoleto.

 “La volontà di questa amministrazione e di questa città è di continuare a favorire iniziative che facciano di Spoleto un luogo di dialogo e di incontro tra le diverse culture del mondo – ha spiegato il sindaco Brunini nel corso della conferenza – L’Italia, che per storia e per cultura è un interlocutore importante sia per Israele che per il mondo arabo, deve continuare a costruire concretamente ponti di civiltà. Questo è l’impegno che spetta al nostro paese e anche alle nostre città”.

Un messaggio forte, di pace, che la scultura di Salam esprime attraverso l’immagine del popolo palestinese mentre sorregge un corpo ingigantito, rappresentazione di una grandezza eroica che vuole essere segno di speranza.

“L’incontro con Zaki Salam – ha spiegato ai giornalisti presenti l’assessore Flamini – ha rappresentato sicuramente una occasione importante, un momento di conoscenza necessaria. L’incontro, avuto nei giorni della sua permanenza a Spoleto, è servito anche a ipotizzare  possibili collaborazioni tra l’Istituto d’Arte di Spoleto e l’Istituto Superiore di Arti Applicate di Damasco”.

Un momento importante che l’assessore Patrizia Cristofori ha voluto sottolineare ricordando “il grande valore che percorsi culturali come questo, dove il dialogo e la conoscenza rappresentano gli elementi essenziali, possano avere nella formazione dei nostri ragazzi”. 2006

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