venerdi 03 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Forum Palestina Rassegna Stampa
27.11.2006 Il sito degli organizzatori della manifestazione antisraeliana di Roma
sul quale scrivono anche Giulietto Chiesa e gli amici italiani di Hezbollah

Testata:Forum Palestina
Autore: la redazione
Titolo: «Articoli»

Dal sito FORUMPALESTINA.ORG, un news dal titolo " I razzi palestinesi e i droni israeliani. Chi non aveva rispettato la tregua? "

Commentando il lancio di missili da parte di alcuni gruppi palestinesi, a tregua già iniziata, il portavoce del governo palestinese Ghazi Hamad ha dichiarato: "Formeremo un comitato per indagare sulla questione, perché siamo impegnati a osservare l'accordo".
Nel frattempo, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso due combattenti delle Brigate Al-Qassam in raid aerei due ore dopo l'annuncio della tregua da parte delle fazioni palestinesi.
Un drone israeliano ha lanciato un missile aria-terra contro un'auto palestinese su cui viaggiavano due militanti di Qassam, Walid Abu Al-Kumbez, 23 anni, e Ayman Muhaisen, 22, nella città di Shujaiya. Le due vittime sono arrivate in ospedale a pezzi.
Subito dopo l'assassinio di Kumbez e Muhaisen, le Brigate Al-Qassam si sono vendicate lanciando razzi contro l'insediamento israeliano di Sdeort e contro la città di Ashkelon. La polizia israeliana ha ammesso tuttavia che il lancio di razzi è avvenuto prima dell'entrata in vigore della tregua.

Il lancio di razzi kassam, in risposta  a una supposta violazione israeliana della tregua, sarebbe tuttavia avvenuto "prima dell'entrata in vigore della tregua"!
Miracoli della propaganda palestinese e filo-palestinese.

Per avere una più precisa idea degli avvenimenti, si deve tener presente che non è in vigore una tregua in Cisgiordania, dove i terroristi continuerebbero ad agire indisturbati se non fossero contrastati dall'esercito israeliano.
Inoltre, va ricordato che razzi kassam sono stati lanciati nel pomeriggio di domenica, mentre la tregua è entrata in vigore alle 6 di mattina dello stesso giorno.

L'esempio di "corretta" informazione sopra riportato è trattto dal sito degli organizzatori della manifestazione di Roma del 18 novembre.

A questo proposito, è interessante riportare il loro commento alle reazioni agli slogan su Nassirya: esse, si legge in home page  (Sulla Palestina e sulla realtà del nostro paese non ci faremo tappare la bocca)
rivelano "il crescente militarismo che impregna, con uno schieramento apertamente bipartizan, la politica nel nostro paese"

Se uno si indigna a veder bruciare in effige i soldati, dunque, è un "miltarista"

Sul corteo del 18 novembre si segnala anche un'intervista a Mariano Benni, direttore dell'agenzia missionaria Misna.
Il quale sostiene che l'attenzione dedicata dai mezzi di informazione italiani agli slogan di odi della manifestazione sarebbe stata un caso di "informazione geneticamente modificata"
Nel testo dell'intervista Benni chiarisce che cosa sia per lui un'informazione "pulita":  il criterio é la corrispondenza ai suoi pregiudici ideologici terzomondisti.
La sua agenzia, ci spiega, è dalla parte "dalla parte dei più deboli e di quelli che vengono dimenticati ", categoria che naturalmente non include i civili israeliani vittime del terorismo, ma piuttosto i terroristi stessi...

Vi è poi un testo di Giulietto Chiesa "Ho marciato per la Palestina", a Roma il 18 novembre naturalmente, senza nessuna equivicinanza: lui è contro Israele (è un suo diritto, ma è il caso di ricordarselo quando si leggono i suoi articoli)

Tra gli altri materiali del sito, un'intervista al terrorista palestinese Marwan Barghouti e la convocazione di un "giro di conferenze sulla situazione in Libano e in Medio Oriente" da parte  del "Comitato nazionale per il ritiro delle truppe italiane" che "è stato presente all’ Incontro internazionale di Beirut in solidarietà con la resistenza, promossa dal Partito Comunista Libanese, da Hezbollah, dalla Tribuna dell’Unità Nazionale, dal Movimento del Popolo e dalla rete delle associazioni della società civile «Samidoun»."

Promuovono la pace in Medio Oriente d'intesa con Hezbollah...

Da notare che le truppe da ritirare, per il gruppo vicino ai terorrissti islamisti, sarebbero quelle italiane in Libano. Qualcuno non ci aveva raccontato che Hezbollah era la miglior garanzia della sicurezza del nostro contigente?

Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione di forumpalestina


forumpalestina@libero.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT