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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Avvenire - Libero Rassegna Stampa
28.10.2021 'Colonie in Cisgiordania' e tensione Usa-Israele
Due brevi di Avvenire, Libero

Testata:Avvenire - Libero
Autore: le radazioni di Avvenire, Libero
Titolo: «Via libera ad altre tremila case per i coloni in Cisgiordania - Insediamenti: c'è tensione fra Usa e Israele»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 28/10/2021, a pag.14, la breve "Via libera ad altre tremila case per i coloni in Cisgiordania"; da LIBERO, a pag. 14, la breve "Insediamenti: c'è tensione fra Usa e Israele".

La breve di Avvenire disinforma a partire dal titolo, che fa riferimento ai "coloni in Cisgiordania". La scelta di questa espressione comporta già un giudizio svalutativo e orienta faziosamente la comprensione del lettore. Libero specifica i motivi dell'intervento dell'Amministrazione americana, la quale non tiene in considerazione un fatto ovvio, cioè la crescita demografica che impone la costruzione di nuove case ovunque in Israele.

Ecco gli articoli:

Antony Blinken, un
Antony Blinken

AVVENIRE: "Via libera ad altre tremila case per i coloni in Cisgiordania"

La Commissione urbanistica del ministero della Difesa israeliano ha approvato i piani per la costruzione di tremila nuove case per coloni in Cisgiordania. L'iniziativa è finita nel mirino dell'amministrazione Usa e dell'Ue. Sulla crisi in mediorientale è intervenuta anche la cancelliera uscente tedesca Angela Merkel. «Riteniamo che la sicurezza di Israele sarà garantita nel modo migliore quando ci sarà anche per i palestinesi uno Stato in cui possono vivere», ha ribadito Merkel prima di un incontro a Berlino con il re di Giordania, Abdallah II.

LIBERO: "Insediamenti: c'è tensione fra Usa e Israele"

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha protestato duramente con il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, in merito ai piani di costruzione di 3 mila nuove case per coloni in Cisgiordania, definiti «inaccettabili». Lo ha riferito il sito Walla, citando tre fonti israeliane a conoscenza della telefonata tesa avvenuta ieri tra i due. Il capo della diplomazia americana ha condannato come «inaccettabile» l'iniziativa israeliana, puntando il dito sia contro il numero di nuove abitazioni sia la loro localizzazione nella parte interna della Cisgiordania. Blinken ha quindi chiesto a Gantz di tenere in considerazione in futuro la posizione di Washington sugli insediamenti. Il ministro della Difesa israeliano, da parte sua, ha sottolineato di aver ridotto il numero delle unità abitative e ha messo in luce i piani per l'approvazione di 1.300 case per i palestinesi, così come le critiche da lui ricevute per aver incontrato il leader dell'Anp, Abu Mazen, il primo esponente di governo a farlo dal 2010. Sul tema era già intervenuto il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price, con i termini più duri mai usati prima da quando è entrata in carica l'amministrazione di Joe Biden: «Siamo profondamente preoccupati per i piani del governo israeliano di costruire migliaia di unità negli insediamenti, molte delle quali nel profondo della Cisgiordania». «Inoltre, siamo preoccupati per la pubblicazione di bandi di gara per 1.300 unità in una serie di colonie in Cisgiordania. Ci opponiamo fermamente all'espansione degli insediamenti».

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