Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 06/06/2021, a pag.1, l'articolo 'I centri sociali a San Siro manifestano per Hamas'.
E' lecito manifestare in sostegno del terrorismo islamico, responsabile di quotidiani crimini? Una domanda da fare a chi ha consentito lo svolgimento della manifestazione di ieri a Milano.
Ecco l'articolo:
Manifestanti per Hamas a Milano
Manifestazione ieri pomeriggio nella zona più popolare del quartiere San Siro. In via Bernardo Zamagna infatti gli esponenti del centro sociale «II Cantiere» di via Micene hanno organizzato, a partire dalle 15, un presidio dedicato al Medio Oriente. Titolo: «San Siro per la Palestina Block Party». Farneticanti le motivazioni dei promotori: «Vogliamo quartieri solidali e meticci - si leggeva ieri nella pagina del Cantiere - San Siro al fianco della resistenza palestinese, contro guerra, deportazioni e razzismo». «Il quartiere San Siro è uno dei luoghi della città di Milano, dove le persone sperimentano l'abbandono e la violenza delle istituzioni» spiegano gli organizzatori sul loro sito. «Sarà stato facile trovare terreno fertile in un quartiere dove, negli anni, gli episodi di intolleranza verso l'Occidente sono stati molti - fa notare il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico - Prima c'è stato il terrorista che programmò un attentato, fortunatamente andato a vuoto, nella caserma di Santa Barbara. Poi la centrale di reclutamento per l'Isis. Per non parlare della rabbia giovanile ultimamente salita alla ribalta della cronaca». «Ovviamente nessuno è intervenuto per impedire che si svolgesse la festa chiaramente non autorizzata da nessuno - prosegue De Chirico - Lunedì (domani, ndr) in Consiglio comunale discuteremo un ordine del giorno per esprimere solidarietà e vicinanza a Israele e a Tel Aviv, città gemellata di Milano. Sarà l'occasione giusta per l'amministrazione Sala per chiarire la propria posizione rispetto alle vicende mediorientali e per prendere le distanze da certi personaggi che, più di una volta, si sono messi in mostra per gravi episodi antisemiti».
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