sabato 27 luglio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
30.09.2023 Armenia, meglio la Francia dell’Italia
Politica, Macron e intellettuali si fanno sentire. Da noi, solo silenzio

Testata: Il Foglio
Data: 30 settembre 2023
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Armenia, meglio la Francia dell’Italia»
Riprendiamo dal FOGLIO  di oggi, 30/09/2023, a pag. 3, l'editoriale "Armenia, meglio la Francia dell’Italia".

Scheda Armenia - Ambimed Group

Un crimine assoluto è commesso davanti ai nostri occhi contro gli armeni condannati a ‘essere violentati, fatti a pezzi, dati in pasto ai cani’. Dobbiamo proteggere la nostra civiltà dalla piaga del panturchismo e del neo-ottomanesimo, perché dopo gli armeni, prima o poi, verrà il nostro turno. Gli interessi economici e geostrategici non devono condannare ancora una volta gli armeni a morire in silenzio”. Così scrivono una settantina di senatori francesi. Sull’Obs, un appello di intellettuali, molti di sinistra come Raphaël Glucksmann, chiede di non abbandonare gli armeni. Nelle città francesi si susseguono manifestazioni a sostegno del diritto dell’Armenia a esistere e del suo diritto all’autodeterminazione. Emmanuel Macron ha aperto un consolato al confine fra Armenia e Artsakh, come gli armeni chiamavano la dissolta repubblica del Nagorno Karabakh prima che l’Azerbaigian se la riprendesse. Al di là delle recriminazioni legali, politiche e storiche, il popolo che ha subìto il primo genocidio del Novecento sta lasciando in massa il territorio che ha abitato interrottamente per duemila anni. E la società europea dovrebbe protestare con gli azeri e i turchi. Invece in Italia non si muove niente. “Erdogan, in una rivisitazione delle teorie panturaniane dell’inizio del XX secolo, crede di vedere il suo paese estendersi fino ai confini della Cina, abbracciando l’Azerbaigian e passando per il Turkmenistan, l’Uzbekistan o il Kirghizistan (senza dimenticare il Kazakistan)”, racconta il Point. “Il panturchismo alla fine si trova di fronte un solo ostacolo, anche se piccolo: l’Armenia”. E questo è un problema anche per l’Europa.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT