lunedi` 29 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
21.01.2024 In Italia sempre più università dell'odio
Federico Capurso intervista Davide Romano

Testata: La Stampa
Data: 21 gennaio 2024
Pagina: 9
Autore: Federico Capurso
Titolo: «L'odio è entrato nelle aule italiane: sono preoccupato»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 21/01/2024, a pag.9, con il titolo "L'odio è entrato nelle aule italiane: sono preoccupato" l'intervista di Federico Capurso.
 
Immagine correlata
Federico Capurso
 
Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica
Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica
«L'odio per Israele sta entrando nelle università italiane». Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica, si dice «preoccupato» delle posizioni del rettore dell'Università di Cagliari.
Qual è la paura più forte di fronte al muro alzato dall'ateneo sardo nei confronti delle università israeliane?
«Mi preoccupa che queste iniziative vengano prese contro Paesi democratici, come Israele, e non contro Paesi dittatoriali come la Palestina, in cui Hamas non permette di andare a elezioni da 20 anni. Chi si schiera con quelli che provocano la guerra è un utile idiota».
Studenti e docenti universitari italiani si sono mobilitati per denunciare i bombardamenti indiscriminati su Gaza. Che segnale coglie?
«Dal mondo universitario mi aspetto una maggiore apertura. È logico che i ragazzi di 18 anni siano estremi, radicali, ma è anche giusto che le università insegnino la ricchezza del dibattito. Gli atenei occidentali si stanno rinsecchendo in una visione univoca, dove c'è il bene da una parte e il male dall'altra. E il male non ha diritto di parola. In America abbiamo avuto notizia di alcune aggressioni a studenti ebrei, giustificate per di più dai rettori di quegli atenei. La matrice mi pare evidente».
Va letto come un brutto segnale anche la recente distruzione di un'università di Gaza da parte dell'esercito israeliano.
«In Italia abbiamo vissuto il Fascismo, ma abbiamo dimenticato come fossero le università sotto una dittatura. Il rettore dell'università di Gaza è un uomo di Hamas e non è paragonabile al rettore di Cagliari».
Sbagliano gli studenti che chiedono di stringere accordi con le università palestinesi?
«Dobbiamo ragionare come se a Gaza fossero sotto un regime. Hanno il loro Mussolini islamico e l'università deve fare quello che dice lui. Stiamo attenti a non confondere le cose. Nelle università israeliane si può dire che il governo di Netanyahu è criminale. Qualcuno provi a farlo nell'università islamica di Gaza».
 
Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT