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Resto del Carlino Rassegna Stampa
21.02.2003 Il vergognoso appello dei docenti bolognesi
L'irresistibile tentazione di intromettersi nelle questioni di Israele

Testata:Resto del Carlino
Autore: Luca Orsi
Titolo: «Docenti antisemiti»
Il mondo della cultura e degli intellettuali non resiste.
Non resiste alla "tentazione" di intromettersi nel modo più vile e
inopportuno nelle questioni politiche, militari, sociali ecc. interne e
pertanto di sua esclusiva competenza - di Israele.
Lo abbiamo visto con l'appello di molti intellettuali italiani a votare per
il candidato della sinistra israeliana ed ora ancor più grave docenti
bolognesi si improvvisano "esperti di questioni militari" e "invitano"
con dichiarazioni fortemente antisemite - i soldati dell'esercito
israeliano a deporre le armi.
Questo vergognoso appello con le doverose risposte dell'Associazione
Italia-Israele è apparso anche su informazionecorretta.com.

Riportiamo integralmente l'articolo del Resto del Carlino, quotidiano
attento alle questioni israelo-palestinesi, che stigmatizza fra l'altro
l'intervento indignato dell'ambasciatore israeliano Ehud Gol.
E' possibile che all'ambasciatore, già intervenuto sulle pagine dell'Unità
alcuni mesi fa per rispondere all'appello rivolto da intellettuali al suo
popolo a votare per Mitzna, sorga spontanea una domanda.
Ma gli italiani,intellettuali, docenti universitari, politici, non hanno
abbastanza problemi da dibattere all'interno del loro paese senza dover
necessariamente intervenire, a sproposito e in malafede, nelle questioni
del mio??

Si contano 130 firme, in calce a una "lettera aperta agli ufficiali, ai
sottufficiali e ai soldati dell'esercito israeliano", con l'accorato
appello a "rifiutarsi di continuare a opprimere il popolo palestinese" e ad
"abbassare le armi". Tra i firmatari tutti docenti della nostra
università ci sono molti cognomi noti, fra i quali quello di un
prorettore e di direttori di Dipartimento.
La lettera scatena la replica immediata e sdegnata dell'Associazione
Italia-Israele che parla di documento disonorevole ed "esorta" il Rettore
Pier Ugo Calzolai "a prendere una posizione ufficiale" in merito ad una
iniziativa definita "perlomeno discutibile".
Intanto giungono le prime prese di distanza da parte di alcuni firmatari,
che negano di avere sottoscritto il documento. E a Calzolari arriva anche
una lettera dell'ambasciatore israeliano in Italia, Ehud Gol, "indignato e
sgomento" per un appello "che non solo si fonda su presupposti scorretti e
faziosi, ma rappresenta un grave caso di ingerenza negli affari interni di
un altro Stato".
Tutto parte dall'iniziativa di un comitato promotore di dieci docenti, che
invita i colleghi ad aderire all'iniziativa. La lettera ai militari
israeliani si legge in una e-mail "è stata dai noi redatta in
considerazione di ciò che sta accadendo ormai da troppo tempo in
Palestina". La situazione sta "drammaticamente precipitando, e pensiamo che
l'Alma Mater non possa restare indifferente".
Nella lettera, i docenti sottolineano il legame di molti di loro con
"compagni di scuola, amici e stimati colleghi di lavoro ebrei". Ricordano
le tante missioni culturali "in Israele" che li hanno "portati a conoscere
direttamente la situazione". "Ed è per questo che oggi scrivono di
fronte a ciò che sta succedendo, sentiamo purtroppo che la nostra stima e
il nostro affetto per il popolo ebreo si sta trasformando in dolorosa
rabbia per ciò che state facendo al popolo palestinese".
"E' necessario si legge ancora che vi rendiate conto che state facendo
ai palestinesi quello che a voi è stato fatto nei secoli passati. Li state
umiliando, distruggete le loro case, i loro campi, murate i loro pozzi, li
chiudete in ghetti, li uccidete.
Tutto ciò fomenta "un odio immenso, carico di desiderio di vendetta.
Vendetta che trova espressione nelle azioni suicide dei kamikaze. Non è
difficile capire che solo gente esasperata, nell' impossibilità di
difendersi altrimenti, possa immolarsi per uccidere qualcuno del vostro
popolo, considerato complice delle repressioni. Noi siamo contro il
terrorismo, ma diteci quale altro modo hanno essi per difendersi?" Segue
l'appello ad abbassare le armi, a "non vivere più in una continua
contraddizione con la vostra coscienza, per il crimine ingiustificabile che
state commettendo".
"La gravità di quanto affermate non lascia spazio all'ironia", replica
l'Associazione Italia Israele. "Ma dobbiamo dire che un popolo al quale
tocchino in sorte amici come voi non ha bisogno di nemici".
Seguono due pagine in cui si imputa ai docenti "l'ignoranza della realtà" e
li si accusa "di pescare dalla sentina del più vile antisemitismo per
giustificare il terrorismo e negare agli israeliani il sacrosanto diritto
all'autodifesa".
Durissimi sono poi alcuni passaggi: "Agli antisemiti contemporanei deve
provocare un brivido di piacere affermare che gli ebrei fanno ai
palestinesi quello che i nazisti hanno fatto loro".
Una posizione che, "se adottata da parecchie decine di docenti della più
antica università d'Europa" fa sorgere "un'inquietudine doverosa".
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del Resto del Carlino. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

redazione.cronaca@ilrestodelcarlino.it

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