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La Stampa Rassegna Stampa
10.11.2019 La Regione Piemonte contro antisemitismo e antisionismo
Cronaca di Lidia Catalano

Testata: La Stampa
Data: 10 novembre 2019
Pagina: 43
Autore: Lidia Catalano
Titolo: «Memoria, lotta all'odio e all'antisemitismo, gli studenti saranno ambasciatori di verità»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 10/11/2019, a pag.43, con il titolo "Memoria, lotta all'odio e all'antisemitismo, gli studenti saranno ambasciatori di verità", la cronaca di Lidia Catalano


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                                                         Liliana Segre
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Fabrizio Ricca                    Dario Peirone

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Lidia Catalano

Ecco l'articolo

Interiorizzare frammenti della pagina più buia della storia, andare a vedere le tracce di quell'orrore con i propri occhi e poi diventare testimoni. O «ambasciatori della verità» - certificati da chi quella terribile verità l'ha vissuta sulla propria pelle - capaci di tramandare la memoria delle persecuzioni antis emite e dei campi di sterminio alle generazioni future. È l'obiettivo del progetto che la Regione, insieme all'organizzazione Maccabi World Union e all'Associazione Italia Israele di Torino lancerà nelle prossime settimane nelle scuoledelPiemonte. «I giovani devono diventare i veri protagonisti nella lotta contro odio e antisemitismo», spiegal'assessore regionale alle politiche giovanili Fabrizio Ricca. «Come istituzioni possiamo e dobbiamo affiancare il già prezioso lavoro degli insegnanti e fornire strumenti nuovi per sensibilizzare gli studenti su questi temi». Di qui l'idea di lanciare un programma innovativo e un premio, rivolto a tutte le scuole superiori che partecipano ai progetti formativi per il Giorno della Memoria. Come funziona Il progetto è rivolto in particolare ai ragazzi che visitano Auschwitz Le scuole potranno candidarsi per far partecipare i ragazzi a un programma di iniziative costruite in collaborazione con il Maccabi World Union (MWU), una delle più importanti organizzazioni nel mondo rivolte al mondo giovanile, presente su cinque continenti, in 80 Paesi, con 450.000 membri. Il Dipartimento Formazione di MWU ha come missione rafforzare il dialogo educativo tra Israele e gli Stati in cui sono presenti comunità ebraiche, attraverso incontri formativi, gare sportive, festival di danza e teatro. «È una modalità nuova, in cui le ragazze ed i ragazzi sono direttamente coinvolti e diventano il centro del progetto, non semplici uditori», aggiunge Ricca. Che vorrebbe trasformare in "ambasciatori della verità" innanzitutto i ragazzi che parteciperanno al Treno della Memoria, il pellegrinaggio laico nei luoghi che ancora portano i segni delle più grandi ferite del '900. Un progetto partito nel 2005 proprio da Torino e che negli anni ha accompagnato oltre 37mila ragazzi da tutta Italia a visitare il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. «È bene che affrontino questo viaggio il più possibile preparati, perché non si tratta di una gita scolastica ma di un'esperienza importante per preservare la memoria di quel che è stato». Tanto più «in un momento storico in cui i grandi testimoni del passato stanno venendo progressivamente a mancare», continua Ricca. Gli ambasciatori più «virtuosi» - questo è il progetto della Regione - saranno premiati da Liliana Segre, una delle più grandi testimoni viventi della Shoah, a cui di recente è stata assegnata la scorta a seguito nelle ripetute minacce e messaggi d'odio che le vengono indirizzati soprattutto attraverso i social network. «Ci piacerebbe che la senatrice raccogliesse il nostro invito», aggiunge Ricca. «E importante sottolineare che la lotta all'antisemitismo non ha colore politico». Nei giorni scorsi ha fatto discutere l'astensione della Lega, insieme a Forza Italia e Fratelli d'Italia, al voto per l'istituzione di una Commissione parlamentare contro l'odio, che aveva come prima firmataria proprio Liliana Segre. «La Lega piemontese, di cui sono segretario, ha sempre dimostrato nei fatti la vicinanza a Israele», è la replica di Ricca. Che si associa all'invito di Dario Peirone, Presidente dell'Associazione Italia Israele di Torino «a impegnarsi concretamente per sconfiggere odio e antisemitismo». I cui semi, in maniera spesso subdola, permeano anche la realtà di oggi.

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