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Il Venerdì di Repubblica Rassegna Stampa
21.01.2022 Un Meridiano per conoscere Nicola Chiaromonte
Recensione di Corrado Augias

Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 21 gennaio 2022
Pagina: 83
Autore: Corrado Augias
Titolo: «Un Meridiano per conoscere il grande Chiaromonte»

Riprendiamo dal VENERDI' di Repubblica di oggi, 21/01/2022, a pag.83 con il titolo "Un Meridiano per conoscere il grande Chiaromonte", il commento di Corrado Augias.

Immagine correlata
Corrado Augias

Nicola Chiaromonte uno straniero in patria - la Repubblica
La copertina (Mondadori ed.)

Nicola Chiaromonte (1905-1972), noto a pochi, è stato uno dei più illuminati intellettuali italiani. Nel 2017 Cesare Panizza ne ha pubblicato un'accurata biografia (Donzelli); ora Raffaele Manica ha benissimo curato per Mondadori un "Meridiano" di ben 1.984 pagine che è nello stesso tempo una biografia e una ricca antologia delle sue pagine. Chiaromonte è poco conosciuto perché è stato poco "italiano", lui che era nato in Basilicata a Rapolla, meno di 5 mila abitanti. È stato un convinto antifascista, mitragliere nella squadriglia aerea Malraux durante la guerra di Spagna, esule in Francia, fuggiasco dopo l'invasione nazista. Durante la fuga fu costretto a seppellire con le sue mani la prima moglie, Annie Pohl, morta di tubercolosi. Ad Algeri fu amico di Albert Camus prima di imbarcarsi, a Casablanca, per gli Stati Uniti. Nell'America degli anni Quaranta visse con disagio la condizione di un uomo che poteva contare solo sul suo acuto intelletto non avendo cariche accademiche che gli avrebbero aperto le porte delle università. Divenne amico di Mary McCarthy, frequentò gli ambienti e le riviste "liberal", il meglio che l'America potesse offrire. Tornato in Italia a guerra finita fondò nel 1956 insieme ad Ignazio Silone la bellissima rivista Tempo presente (per la quale ho avuto l'onore di collaborare) dovendo poi scoprire, con profonda amarezza, che i finanziamenti venivano dagli Stati Uniti. Non dalla Cia come erroneamente si è scritto, bensì dall'Usis (United States Information Service) che, tra l'altro, gestiva una magnifica biblioteca pubblica in via Veneto nella quale sempre il sottoscritto ha fatto le prime scoperte nella letteratura americana. Chiaromonte è stato antifascista e anticomunista, difficile posizione in un Paese di grandi Chiese. II suo profilo "eretico" spiega la sua scarsa popolarità. Gli scritti qui raccolti danno alta, acuta, preveggente testimonianza della sua visione filosofica, letteraria, politica. Un "Meridiano" imperdibile che in parte lo risarcisce.

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segreteria_venerdi@repubblica.it

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