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Il Venerdì di Repubblica Rassegna Stampa
13.01.2006 Quanta fatica sprecata per confutare una tesi ormai provata
i legami tra l'Iraq di Saddam e Al Qaeda

Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 13 gennaio 2006
Pagina: 40
Autore: Loretta Napoleoni
Titolo: «Se se Al Zarqawi non avesse niente a che fare con al Qaeda ?»

Il Venerdì di Repubblica di venerdì 13 gennaio 2006 pubblica un brano del libro di Loretta Napoleoni (nota ai lettori di Informazione Corretta per aver definito Arafat, durante una trasmissione radiofonica, un "genio" per essere riuscito a incanalare fondi clandestini a favore della "legittima lotta del popolo palestinese", cioè del terrorismo dell'Olp e di al Fatah) dedicato ad Al Zarqawi. La tesi espressa dall'economista è che Al Zarqawi non avrebbe nulla a che fare con al Qaeda. Non ci sono prove, salvo la presunta assenza di prove del contrario ( e i messaggi  di Al Zawahiri, numero 2 di Al Qaeda inviati ad Al Zarqawi w intercettati dall'intelligence occidentale? E l'assenza di smentite da parte da entrambe le parti interessate?). L'argomentazione appare un po' debole, ma serve alla Napoleoni a ipotizzare che il collegamento tra Al Zarqawi e Al Qaeda sia servito agli Stati Uniti a istituirne un altro, anch'esso fittizio, tra Al Qaeda l'Iraq, allo scopo di giustificare una guerra la cui prinicipale motivazione, le armi di distruzione di massa, si era ormai rivelata, come recita la vulgata corrente, "una menzogna".
Peccato che nel frattempo si sia scoperto che le prove del legame tra Al Qaeda e l'Iraq baathista ci sono, a prescindere da Al Zarqaw,i e che l'amministarzione Bush non è stata affatto capace di farne l'uso politico che avrebbe potuto farne per giustificare la guerra (vedi  su IC 
Ecco le armi di distruzione di massa di Saddam). Difficile ipotizzare che, mentre tralasciava di utilizzare le prove della connessione Bin Laden- Saddam di cui disponeva, l'amministrazione Bush di desse ad utilizzare prove false. Oltretutto, una volta deciso di fabbricare di false prove, non sarebbe stato più logico mirare a dimostrare la prima motivazione fornita per la guerra, ovvero l'esistenza di armi di distruzione di massa?

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segreteria_venerdi@repubblica.it

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