NEW YORK — Il video con cui domattina il presidente Biden annuncerà la ricandidatura alla Casa Bianca è già pronto. Secondo il Washington Postlo ha registrato nella casa di Wilmington lo scorso fine settimana, dopo il ritorno dall’Irlanda, insieme alla moglie Jill, il figlio Hunter, la sorella Valerie e la cerchia dei consiglieri più stretti. La decisione è presa e si pongono le basi per una nuova sfida con Trump, che la maggioranza degli americani si risparmierebbe, con le preoccupazioni per l’età avanzata di entrambi a fare da convitato di pietra. Secondo le anticipazioni del Post ,il video sarà lungo non più di due minuti e si limiterà all’annuncio, sottolineando i risultati del primo mandato e gli obiettivi per il secondo. Più tardi Biden parlerà alla conferenza della North America’s Building Trades Unions. Il giorno scelto è domani perché sarà l’anniversario della candidatura alle presidenziali del 2020. La direttrice della campagna dovrebbe essere Julie Chavez Rodriguez, ora alla Casa Bianca. La manager del 2020 JenO’Malley Dillon resterà al governo, ma con Steve Ricchetti, Anita Dunn, Bruce Reed, Mike Donilon e i due capi di gabinetto Jeff Zientes e Ron Klain sarà coinvolta nelle operazioni. Poi nel fine settimana la riunione dei donatori, tra 50 e 100, che dovranno raccogliere i 2 miliardi di dollari stimati per la campagna. Siccome Trump ha già demolito i potenziali avversari come DeSantis, e sembra avviato verso la nomination repubblicana, i democratici pensano che Biden sia la risposta migliore, visto che per vincere dovrebbe solo ripetere il risultato del 2020. Gli americani non sono entusiasti: secondo un sondaggio di YouGov il 38% di loro si dice già esausto alla prospettiva di questa sfida, il 23% triste e il 23% arrabbiato. Il problema centrale resta l’età, dato che Biden avrebbe 82 anni il giorno del giuramento e Trump 78. Anche ilNew York Times ha scritto che Joe non può ignorare questo fatto, e deve parlarne per garantire che non sia in declino fisico o mentale. Ma i potenziali candidati giovani democratici, come i governatori Newsom, Whitmer o Pritzker non si muovono, perché il partito appoggia Biden.