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La Repubblica Rassegna Stampa
14.01.2023 Armi italiane a Kiev: decisione non ancora presa
Cronaca di Tommaso Ciriaco

Testata: La Repubblica
Data: 14 gennaio 2023
Pagina: 12
Autore: Tommaso Ciriaco
Titolo: «Armi a Kiev, l’Italia accelera: 'Via libera alla fornitura dello scudo anti-missile'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 14/01/2023 a pag.12 con il titolo "Armi a Kiev, l’Italia accelera: 'Via libera alla fornitura dello scudo anti-missile' " l'analisi di Tommaso Ciriaco.


Volodymyr Zelensky

L’indiscrezione viene pubblicata dalla Rivista italiana Difesa .Firmata dal suo direttore, Pietro Batacchi. Il governo di Giorgia Meloni avrebbe finalmente sciolto la riserva e deciso di inviare con il sesto decreto armi una batteria Samp-T a Kiev, in modo da offrire all’Ucraina il migliore scudo possibile per i cieli della capitale. A sugellare il patto sarebbe stato un contatto tra la premier e Joe Biden, avvenuto tre giorni fa. Avrebbe inciso anche il forte pressing della Casa Bianca su Roma. Il governo italiano, a sera, non conferma la notizia. E anzi, affida al ministro della Difesa una smentita. Parla di «ricostruzioni giornalistiche totalmente inventate». E aggiunge: «Il governo non ha ricevuto alcuna pressione da nessuno, in relazione agli aiuti militari da fornire all’Ucraina. Tantomeno dagli Usa». Ma non basta. «Il nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina è in fase di definizione, presso la Difesa - si legge ancora - in relazione alle richieste pervenute in questi mesi ed alle possibilità concrete di fornite materiali efficienti e in tempi rapidi. Il tutto senza pressione alcuna, anche perché partner occidentali Nato e Ue come il governo di Kiev sono molto contenti della cooperazione che hanno con l’Italia». Ma torniamo alle indiscrezioni diRid .Secondo la rivista, la batteria garantita all’Ucraina sarebbe composta – come trapelato nelle scorse settimane – da alcune componenti italiane e altre francesi. E questo perché si tratta del Samp-T utilizzato dal nostro Paese per l’addestramento, dunque privo di alcune parti. Mancherebbe però l’ultimo via libera da parte di Parigi. Il costo dell’operazione ricadrebbe ovviamente suidue Paesi: per l’Italia, si tratta di circa 250 milioni su un totale di 750. Di certo, qualcosa si muove. Crosetto sente al telefono il suo omologo americano, il segretario alla Difesa Lloyd Austin. «Continueremo a supportare l’Ucraina - viene messo nero su bianco al termine del contatto - in modo che si possa difendere dagli attacchi della Russia, consapevoli che solo una pace giusta, che rimane sempre l’obiettivo principale, può porre fine a una guerra di invasione ». Come anticipato da Repubblica , il ministro italiano conferma l’impegno a “prestare” entro la primavera una batteria di difesa antimissile Samp-T agli Stati Uniti, in modo da permettere a Washington di schierarla in Slovacchia e cedereall’Ucraina i propri missili Patriot finora posizionati nel Paese dell’Est europeo. A sentire fonti dell’esecutivo, il colloquio non avrebbe però affrontato il nodo più controverso, vale a dire l’invio del Samp-T a Kiev. Molto si chiarirà già tra una settimana. Il prossimo 20 gennaio, infatti, è convocata nella base tedesca di Ramstein la periodica riunione degli alleati per stabilire il supporto militare e strategico all’Ucraina. Al vertice parteciperà proprio Crosetto, che avrà anche un colloquio con il segretario alla Difesa Usa. Resta il capitolo del costo del sostegno militare agli ucraini, che molto preoccupa in queste ore la destra di governo. In questo senso, novità potrebbero arrivare dall’Europa, visto che all’inizio di dicembre era stato annunciato l’aumento di due miliardi di euro del budget dell’European Peace Facility, per una spesa totale di 5,5 miliardi fino al 2027, che permetterebbe di rimborsare con una parte del fondo - gli Stati membri che autonomamente invierannoarmi a Kiev.

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