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La Repubblica Rassegna Stampa
04.10.2022 Gli ucraini sfondano il fronte russo
Cronaca di Fabio Tonacci

Testata: La Repubblica
Data: 04 ottobre 2022
Pagina: 18
Autore: Fabio Tonacci
Titolo: «Gli ucraini sfondano il fronte di Kherson, Mosca accusa il colpo»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/10/2022, a pag. 18, con il titolo "Gli ucraini sfondano il fronte di Kherson, Mosca accusa il colpo" l'analisi di Fabio Tonacci.


Fabio Tonacci

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Volodymyr Zelensky

Le forze ucraine stanno sfondando anche a Sud e ora i russi non controllano pienamente nessuna delle regioni annesse. Per la prima volta da quando è cominciata la controffensiva di settembre, le truppe di Kiev sono riuscite ad avanzare di una ventina di chilometri nella regione occupata di Kherson. Attaccando da nord lungo la riva destra del fiume Dnepr, hanno liberato i villaggi di Mykhailivka, Khreschenkikvka, Zoloto Balka, Novo Aleksandrivka e Dudchany. La bandiera gialla e blu è tornata a sventolare pure su Myrolyubivka, come documentano le foto sui social network. Dopo la perdita di Lyman, dunque, per Vladimir Putin è il secondo colpo subìto in quelli che da venerdì scorso considera territori annessi alla Federazione. «Ringrazio i soldati della 129 ° Brigata della mia natìa Kryvyi Rih per aver liberato Arkhangelsk e Myrolyubivka», ha detto il presidente Zelensky domenica notte. Il Comando delle forze armate non ha voluto divulgare ulteriori dettagli. A quanto risulta aRepubblica però, ad Arkhangelsk i combattimenti sono ancora in corso. La controffensiva ucraina su Kherson procede su tre direttrici: le prime due seguono grosso modo l’autostrada M14 Mykolaiv-Kherson e la costa, premendo da Ovest; la terza scende da Kryvyi Rih, premendo da Nord e in più direzioni. Uno dei marine ucraini impegnati sul fronte al nostro giornale ha spiegato che l’avanzata da Ovest si è fatta complicata, sia per le caratteristiche del terreno («i russi lanciano bombe da una collina dove si sono posizionati») sia per la disparità tra le due artiglierie. I generali del Cremlino hanno dispiegato circa 30mila soldati attorno alla città, cruciale per la Federazione russa perché da essa dipendono le riserve idriche della Crimea. Sulla terza direttrice, gli ucraini sono riusciti a passare. «I nostri soldati hanno sfondato coperti dal fuoco di 196 missili, i russi si stanno ritirando», riferisce Vladyslav Nazarov,portavoce del Comando operativo meridionale. «Abbiamo abbattuto anche un Sukoi Su-25». Mosca ha dovuto ammettere le perdite. «Le forze ucraine son penetrate nelle nostre difese grazie a divisioni di carri armati». La domanda ora è: quanto Putin può andare avanti fingendo che niente stia accadendo nei territori annessi? Quattro regioni (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk) che, ha detto, «saranno per sempre Russia». Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha trovato un modo per rimandare la risposta. Ha dichiarato di non sapere quali siano i confini di Kherson e Zaporizhzhia e che la loro definizione «dipenderà dal volere della popolazione». A giudicare da come vanno le cose, dipenderanno molto dal volere delle forze armate ucraine.

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