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La Repubblica Rassegna Stampa
05.08.2022 Putiniano il manager che lavora con il presidente del Copasir
Commento di Giuliano Foschini

Testata: La Repubblica
Data: 05 agosto 2022
Pagina: 6
Autore: Giuliano Foschini
Titolo: «Il manager vicino a Urso che lavora per Putin in Ue»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 05/08/2022, con il titolo "Il manager vicino a Urso che lavora per Putin in Ue", l'analisi di Giuliano Foschini.

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Giuliano Foschini 

Quei putiniani d'Italia a libro paga o antiatlantisti – Il Dubbio
Vladimir Putin

Lungo il percorso di “atlantizzazione” di Giorgia Meloni e del suo partito, Fratelli d’Italia – «siamo quelli che più di tutti garantiscono la collocazione atlantica dell’Italia” ha detto la segretaria appena qualche giorno fa – c’è un signore che rischia di creare a tutti qualche imbarazzo. È un importante manager francese che ha passato metà della sua vita in Italia, dove ancora ha amici e affari, e che da qualche anno si è trasferito a Mosca. Dove lavora come consigliore degli uomini di Putin con un compito preciso: creare relazioni in Europa. In Italia questo signore, Emmanuel Gout, è un grande amico di Fratelli d’Italia. Sostenitore di uno dei suoi uomini più importanti e credibili, soprattutto sui temi della difesa e della sicurezza nazionale: Adolfo Urso, il presidente del Copasir, uno dei curriculum più spendibili per il partito della Meloni. Gout è infatti nel comitato scientifico della fondazione di Urso, Farefuturo, oltre a essere stato uno dei suoi finanziatori nel corso della scorsa campagna elettorale. Il punto, si diceva, è che Gout non è un pensatore qualsiasi. Ma è considerato, dalle intelligence europee, uno dei principali agenti di influenza russa in Europa. Una convinzione che deriva non soltanto dalle posizioni pubbliche che il manager ha ripetutamente preso, ancora di più negli ultimi mesi con l’inizio del conflitto ucraino, ma da una serie di elementi fattuali. Gout nasce come manager dell’informazione, nella sua Francia con France +.

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Adolfo Urso

Quando in Italia parte l’avventura di Tele + viene chiamato per la sua esperienza specifica a guidare l’esperienza della pay tv in Italia. Diventa poi presidente del parco giochi di Cinecittà a Rom per poi tornare nel 2017 in Francia. Non in un momento qualsiasi ma nel corso della campagna elettorale per le presidenziali: Macron da un lato, Marine Le Pen dall’altro. Gout si schiera a favore di Le Pen in maniera decisa. E soprattutto lo fa accanto a un canale di informazione, Rt France, interamente pagato dalla Russia. Un canale che diventò il principale antagonista di Macron nel corso della campagna elettorale. Il sostegno a Le Pen di RT non bastò: En Marche vinse, ma Rt rilanciò con l’apertura di un canale tv di informazione dal budget di 100 milioni (chiaramente russi), scegliendo proprio Gout come responsabile dei rapporti politici. Da Rt sono nati Sputnik e tutti gli altri sistemi di disinformazione che la Russia ha utilizzato per inquinare le democrazie europee, messe al bando ora dall’Ue. L’amico di FdI ha continuato a lavorare in questi anni: ha un sito, un canale Telegram e YouTube (Terrabellum.fr) dove campeggia a tutta pagina una foto di Vladimir Putin. Ha fortemente contestato le politiche europeesul Covid («anche una malattia psichiatrica che colpisce principalmente le vittime del lockdown»), e dall’inizio del conflitto ha sempre fatto sentire la vicinanza alla Russia. Secondo informazioni di intelligence, in Francia è stato l’uomo di collegamento tra Eric Zemmour, il candidato di estrema destra alle ultime presidenziali, e Putin. Ed è stato inoltre uno dei grandi mediatori, negli ultimi mesi, tra la Russia e il Vaticano. Bene: che ci fa uno così con FdI? Come può essere nella Fondazione del presidente del Copasir? «Le posizioni della nostra Fondazione – dice Urso – sono sempre state a tutela dell’Occidente e contro i sistemi autoritari, Cina e Russia. Conosco le posizioni di Gout, che ovviamente non condivido, e lui conosce benissimo le mie che mi sembra siano chiarissime. Siamo però in una democrazia e ciascuno può esprimere le sue opinioni».

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