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Corriere della Sera Sette Rassegna Stampa
11.06.2015 81% di arabi è pro-Isis: cancellata l'illusione di un vasto 'islam moderato'
Analisi di Angelo Panebianco

Testata: Corriere della Sera Sette
Data: 11 giugno 2015
Pagina: 18
Autore: Angelo Panebianco
Titolo: «Quell'81% di arabi pro-Isis e l'islam dei sogni»

Riprendiamo da SETTE, con il titolo "Quell'81% di arabi pro-Isis e l'islam dei sogni", l'analisi di Angelo Panebianco.

Panebianco, editorialista del CORRIERE della SERA, prende posizione in merito alla definizione "islam moderato", la mette in discussione e ne riconosce l'inesistenza. Ovvero, ecco come l'Occidente prepara il proprio suicidio.


Angelo Panebianco

I giornali occidentali hanno parlato di " sondaggio choc".La notizia riguardava una domanda rivolta ai propri spettatori dalla popolarissima televisione del Qatar ( ma seguita in tutto il mondo arabo ) Al Jazeera . La domanda era " sei favorevole alle conquiste dello Stato islamico in Iraq e in Siria? " . Hanno risposto alla domanda trentottomila spettatori e l' ottantun per cento di loro ha detto "si'". Non si tratta di un vero sondaggio naturalmente. I sondaggi di opinione sono uno strumento tipico delle democrazie: nel mondo arabo le democrazie sono rarissime e così, di conseguenza, lo sono anche i sondaggi. Però, l' iniziativa di Al Jazeera non è priva di significato. Offre un indizio a conferma di quanto già si sapeva, ossia che la popolarità dello Stato islamico entro il mondo arabo- sunnita è assai forte, forse altrettanto forte dell' avversione che esso suscita nel mondo occidentale.

Non è una sorpresa. Così come Bin Laden raccolse grandi consensi fra gli arabi sunniti dopo gli eventi dell' 11 settembre 2001, lo Stato islamico oggi ne ricalca le orme: per la sua capacità di colpire sia i musulmani corrotti che gli infedeli e i crociati. Per auto- rassicurarsi , di fronte alla minaccia rappresentata dall' islamismo radicale, gli occidentali si sono inventati un mondo islamico a proprio uso e consumo, che non esiste. In quel mondo immaginario gli estremisti sono una sparuta minoranza isolati e rifiutati dalla schiacciante maggioranza dei musulmani.

Non è così. Gli estremisti islamici, come è inevitabile, godono di vaste simpatie che diventano latenti, nascoste, oppure si manifestano apertamente a seconda del momento, a seconda che i jihadisti stiano subendo sconfitte oppure stiano mietendo successi militari. Ci sono tre ragioni che spiegano le estese simpatie arabo- sunnite per l' estremismo. La prima è culturale, ideologica: riguarda la grande diffusione delle interpretazioni fondamentaliste dell' islam . La seconda ragione ha a che fare con la natura dei regimi politici prevalenti nel mondo musulmano. Sono quasi tutti varianti dell' autoritarismo. In quanto tali, non addestrano a distinguere fra regimi di libertà e regimi di oppressione, non insegnano a provare ostilità per chi opprime la libertà altrui e lo fa per giunta con ferocia.

La terza ragione ha a che fare con il risentimento verso gli occidentali.Tanti arabi sunniti sono ostili agli occidentali cui imputano tutte le loro disgrazie : viene apprezzato chiunque dia mostra di saper tener testa ai crociati. È anche a causa di questa popolarità diffusa ( oltre che al fine di contrastare gli sciiti) che le potenze sunnite, dalla Turchia all' Arabia Saudita, hanno di fatto favorito la nascita dello Stato islamico e non fanno nulla per fermarlo. Faremmo bene a occuparci del mondo islamico che c'è anziché di quello inventato da noi.

Per inviare la propria opinione a Sette, telefonare 02/6339, oppure cliccare sulla e-mail sottostante 


sette@corriere.it

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