sabato 18 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






ANSA Rassegna Stampa
15.07.2007 Ansa + Hamas, stesso ufficio stampa ?
forse sì, visto che contano solo le fonti palestinesi

Testata: ANSA
Data: 15 luglio 2007
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «Alcuni lanci Ansa»

Sottoponiamo ai lettori alcuni lanci ANSA, oggi 15/07/2007, per valutare il livello di disinformazione che sempre contraddistingue la nostra agenzia nazionale. Cominciamo con l'aeroporto di Gaza. Leggendo ANSA non si capisce perchè gli israeliani l'abbiano occupato. Passavano da quelle parti ? per ANSA contano le fonti palestinesi, solo quelle.

MO: ISRAELIANI OCCUPANO AEROPORTO DI GAZA

GAZA - Forze dell'esercito israeliano hanno occupato nel corso della notte l'aereoporto "Yasser Arafat" nel sud-est della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese"Maan". Lo scalo, che da anni non viene utilizzato, si trova tra i valichi di Rafah e di Kerem Shalom, in una posizione strategica per il controllo della zona a ridosso con la frontiera egiziana.Fonti palestinesi hanno detto che nell'aeroporto hanno preso posizione almeno quindici carri armati il cui dispiegamento, completato nella notte, è avvenuto con la copertura aerea di elicotteri da combattimento. Miliziani della brigate al-Quds (affiliate alla Jihad islamica) hanno detto di aver ingaggiato scontri a fuoco con i soldati israeliani nel vano tentativo di impedirne l'avanzata.

Nella notizia che segue,si dà una informazione, anche qui, di sola fonte palestinese. Che ne dice Israele ? all'ANSA pare non ionteressi.

ISRAELE AUTORIZZA INGRESSO 5 LEADER IN ESILIO, STAMPA
Le autorità israeliane hanno autorizzato l'ingresso a Ramallah (Cisgiordania) di cinque leader palestinesi da lungo tempo in esilio all'estero. Fra loro c'é anche Nayef Hawatmeh, capo storico del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp). Lo afferma l'agenzia palestinese Maan, mentre finora non vi è una conferma da parte di fonti israeliane. Secondo la Maan, l'autorizzazione riguarda anche Farouq al Qaddoumi, capo dell'ufficio politico dell'Olp, Mohammed Jihad, Mohammed Ghneim al Fatah, più un quinto esponente del quale non é stato indicato il nome. La richiesta di autorizzare il loro transito nel Paese per raggiungere la Cisgiordania è stata presentata al premier israeliano, Ehud Olmert, dal presidente palestinese Abu Mazen, (Mahmud Abbas). I cinque dovranno partecipare alla importante riunione del Comitato centrale dell'Olp che Abu Mazen ha convocato per mercoledì a Ramallah, con l'intento di risolvere le spaccature che si sono aperte all'interno del fronte palestinese dopo la presa del potere con le armi da parte di Hamas a Gaza. Questi stessi leader palestinesi ottennero la medesima autorizzazione l'ultima volta nel 1996, ma nessuno di lorò l' accettò per via delle condizioni restrittive che lo Stato ebraico pose alla loro visita. Ieri il vice ministro della difesa, Matan Vilnay, si era detto favorevole all'autorizzazione per Hawatmeh, "anche se in passato è stato implicato in terrorismo". Decisamente contrario invece il Likud, principale partito di opposizione, secondo cui "Hawatmeh è uno dei terroristi palestinesi più crudeli".

Nel lancio che segue, facciamo notare la frase " i soli deputati di Hamas, le cui fila sono state falcidiate nei mesi scorsi dagli arresti compiuti dalle forze israeliane," dove l'espressione " falcidiati " troverebbe giusta collocazione in un comunicato di Hamas e non in una agenzia ANSA.

HAMAS CONVOCA PARLAMENTO CONTRO GOVERNO FAYYAD
Il movimento islamico Hamas ha convocato per domani una nuova seduta del parlamento palestinese (Clp) con l'intento, sia pure solo teorico, di cancellare lo stato di emergenza proclamato dal presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas) e di conseguenza minare alle basi il nuovo governo di transizione ricostituito ieri dal premier Salam Fayyad. "Per prorogare lo stato di emergenza occorrono i voti di due terzi del parlamento - ha spiegato da Gaza il portavoce dei deputati di Hamas, Salah al-Bardaweel - e nel caso in cui il parlamento non si riesca a riunire, come è accaduto finora, allora lo stato d'emergenza decade". Secondo i consiglieri giuridici di Abu Mazen, al contrario, proprio l'impossibilità del parlamento di riunirsi trasferirebbe nelle mani del presidente ogni potere, incluso quello di prorogare lo stato di emergenza. I soli deputati di Hamas, le cui fila sono state falcidiate nei mesi scorsi dagli arresti compiuti dalle forze israeliane, non raggiungono tuttavia il numero sufficiente per convocare domani la sessione del parlamento. Dopo che era stato Hamas a boicottare la precedente seduta, basterà ora a Fatah non presentarsi in aula per impedire lo svolgimento dei lavori.

Per inviare la propria opinione all'Ansa, cliccare sulla e-mail sottostante.


redazione.internet@ansa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT