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fiammanirenstein.com Rassegna Stampa
17.07.2022 Mr. Biden torna a casa
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: fiammanirenstein.com
Data: 17 luglio 2022
Pagina: 1
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Mr. Biden torna a casa»
Riprendiamo da www.fiammanirenstein.com con il titolo "Mr. Biden torna a casa" l'analisi di Fiamma Nirenstein.

A destra: Joe Biden

PM Netanyahu Appoints Fiamma Nirenstein as Ambassador to Italy | Prime  Minister's Office
Fiamma Nirenstein

Mr. Biden torna a casa dal Medio Oriente, e dopo molti baci e abbracci da parte degli israeliani, non si può dire che il mondo arabo abbia conferito un serto d'alloro alla dichiarazione di Gedda: "Siamo in Medio Oriente, non abbiamo intenzione di andarcene da nessuna parte, siamo qui per restare". Una dichiarazione che rovescia la politica degli ultimi anni, col penoso picco della fuga dall'Afghanistan e che striscia dai tempi di Obama, con il ritrarsi dalla Libia e dalla Siria: il ritorno americano, solennemente sancito dal discorso di Biden nel palazzo reale di fronte ai padroni di casa Sauditi, re Salman e il principe della corona Mohammed Bin Salman, circondati da altri nove Paesi invitati al vertice con gli USA, tutti arabi sunniti, ha un significato politico immediato molto chiaro: siamo qui per formare un'alleanza strategica infrangibile che impedisca a Russia, Cina e Iran di occupare proditoriamente un vuoto. Non lasceremo il Medio Oriente nelle loro mani. Ma la risposta è stata diplomatica: certo, non si rifiuta, coi suoi aiuti strategici, economici e tecnologici, la prospettiva di costruzione di un fronte unito agli Stati Uniti quando dall'altra parte il rischio Iran, il nemico sciita ormai vicino all'arma atomica e sempre più rampante. Ma non una parola da parte araba su Russia e di Cina; MBS ha parlato solo di alleanza strategica in cui si rispetti ciascuno, e si evitino svolte atomiche.

La svolta dell'Arabia Saudita di Bin Salman resta a metà del guado - Il  Sole 24 ORE
Mohammed bin Salman

Niente Nato araba. Nell'atteggiamento del principe della corona, sulla cui riabilitazione dopo l'assassinio Khashoggi Biden ha investito molte energie dopo averlo chiamato "un paria" dei diritti umani, si è potuto leggere il risentimento. Così, ha detto che i sauditi nel produrre 13 milioni di barili al giorno compiono già uno sforzo supremo.Cioè, non possono accettare la richiesta di Biden di produrre di più. Si vedrà più avanti con l'OPEC. Questa è stata la risposta alle pressante richiesta americana di più petrolio a meno prezzo. Anche sui diritti umani, tema di nuovo sollevato da Biden perchè non si pensi che è dominato dal desiderio di petrolio, il principe ha risposto biasimando il doppio standard, ricordando i peccati mortali degli USA a Guantanamo e anche la storia irrisolta della giornalista palestinese Shireen Abu Akhleh uccisa in uno scontro a fuoco a Jenin. Forse se Biden da leader del Paese più potente del mondo avesse osato di più, porgendo una mano di alleato sull 'Iran a Bin Salman, egli avrebbe forse rinunciato alla soddisfazione di vederlo partire deluso dopo che gli aveva dato di "paria". Ma il futuro è aperto, i voli Arabia Saudita-Tel Aviv sono aperti, e i patti di Abramo sono comunque una prospettiva affascinante.

www.fiammanirenstein.com

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