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L'Opinione Rassegna Stampa
30.11.2012 Boicottaggio di Israele, tra gli odiatori anche dei premi Nobel
commento di Dimitri Buffa

Testata: L'Opinione
Data: 30 novembre 2012
Pagina: 4
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «L’appello dei Nobel: Boicotta Israele!»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 30/11/2012, a pag. 4, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo " L’appello dei Nobel: Boicotta Israele! ".


Dimitri Buffa, la propaganda contro Israele

Boicottare militarmente Israele, cioè impedire agli stati di fornire allo stato ebraico le armi per difendersi dall’ostilità dei Paesi arabi e dall’Iran, oltre che dal terrorismo di Hamas, equivale a decretare una nuova Shoà nell’arco di tre o quattro anni. Eppure 52 personalità di tutto il mondo, tra cui alcuni premi Nobel per la Pace, hanno proposto proprio questa cosa, il tutto in concomitanza con questo nuovo tentativo dell’Anp di far votare all’Onu la dichiarazione di un nuovo Stato virtuale. Latore dell’iniziativa il giornale inglese “The Guardian” che riporta una lettera aperta dei 52. Il documento denuncia anche la “complicità” degli Stati Uniti, dell'Ue e di Paesi come il Brasile, l'India e la Corea del Sud nei confronti di Israele, per la vendita di armi e il sostegno militare nell'operazione su Gaza. Tra i 52 firmatari, scrive il “Guardian”, ci sono i Premi Nobel per la Pace Mairead Maguire e Adolfo Pérez Esquivel; i registi Mike Leigh e Ken Loach; la scrittrice Alice Walker; l'accademico americano Noam Chomsky; l'ex leader dei Pink Floyd Roger Waters ; l'ex diplomatica francese e sopravvissuta all'Olocausto Stéphane Hessel, co-autrice della Dichiarazione universale dei diritti umani, e l'europarlamentare italiana Luisa Morgantini. I toni usati sono quelli dell’odio anti-israeliano delle manifestazioni di piazza: «Orripilati dall'ultima serie di attacchi da parte di Israele contro il milione e mezzo di palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e occupata e consapevoli dell'impunità che ha consentito questo nuovo capitolo in decenni di violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi, crediamo che ci sia un bisogno urgente di un’azione internazionale per un embargo obbligatorio e complessivo delle vendite di armi a Israele». Poi i firmatari arrivano ad auspicare un'iniziativa dell'Onu «simile a quella che in passato ha imposto l'embargo delle armi contro il Sudafrica dell'apartheid». Chissà se qualcuno ricorderà che questo accostamento di Israele al Sud Africa fu anche il piatto forte della prima conferenza di Durban in cui si catenarono gli istinti antisemiti di molte Ong filo arabe. Era l’agosto del 2001 e pochi giorni dopo quella ideologia non tardò a dare i primi frutti in una tragedia americana che tutti sembrano avere rimosso. Ora si ricomincia: Israele contro il resto del mondo.

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