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L'Opinione Rassegna Stampa
08.12.2010 Venezuela come Cuba: ospita uranio e missili iraniani
cronaca di Dimitri Buffa

Testata: L'Opinione
Data: 08 dicembre 2010
Pagina: 9
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «Venezuela come Cuba: ospita uranio e missili iraniani»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 08/12/2010, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo "Venezuela come Cuba: ospita uranio e missili iraniani".


Dimitri Buffa, Hugo Chavez con Mahmoud Ahmadinejad

Se verrà accertato quanto denunciato qualche giorno fa dal centro Simon Wiesenthal, che ha fatto una richiesta di indagine ad hoc all'Organizzazione degli Stati americani (OSA), il Venezuela potrebbe aprire una crisi internazionale simile a quella di Cuba all’epoca della Baia dei Porci. Solo che stavolta non si tratterebbe di missili sovietici con testate atomiche ma di razzi iraniani e di uranio arricchito. Quelli del Centro Simon Wiesenthal chiedono infatti di indagare su un presunto “accordo segreto” tra l'Iran e il Venezuela per costruire in questo Paese le infrastrutture nucleari di Teheran”, che “ha tutti gli elementi di una nuova crisi dei missili di Cuba” .
La richiesta è contenuta in una lettera inviata due giorni orsono al Segretario di Sicurezza Multidimensionale, Adamo Blackwell, da parte del centro ebraico, come ha detto alle agenzie di stampa sudamericane  il direttore delle Relazioni Internazionali, Shimon Samuels. Questo materiale starebbe già passando per Panama.
Si parla anche di un accordo firmato da Ahmadimnjad lo scorso 16 ottobre con Chavez e proprio grazie ad esso si sarebbe conventuto di costruire una vera e prorpia base missilistica iraniana in Venezuela. Tracce di questo agreement, non fra gentleman ovviamente, ci sono anche in un servizio del quotidiano tedesco
“Die welt” che avrebbe riportato a fine ottobre tale notizia. Il reponsabile del Centro Simon Wiesenthal ha dichiarato  che “il fatto  che l'Iran abbia un programma nucleare, il matrimonio d’interesse tra il Venezuela che è ricco di uranio e l'installazione di razzi iraniani tra i più sofisticati con una range di 1.500 chilometri,  può dare a Teheran un tale potere di ricatto in America nei confronti di coloro che non sono affatto d’accordo  con il suo programma di sviluppo di armi nucleari  da creare una situazione di grave rischio per tutto il mondo”.
“Penso – ha aggiunto Samuels – che bisognerà trovare una maniera per evitare che si ripeta una crisi internazionale paragonabile solo a quella che ci fu a Cuba nel 1962”.  Secondo il comunicato del SWC divulgato a Panama nei giorni scorsi, nell’accordo siglato da Chavez e Ahmadinejad si parla anche di “diritto dell’Iran ad aprire il fuoco in caso di emergenza”, e si da la possibilità ad alcuni ufficiali venezuelani a fare corsi di addestramento in Iran. L’installazione di missili si prevede ultimata entro la fine del 2011 e la loro gittata coprirebbe la parte meridionele degli States, i Caraibi e il Centro e Sud America. Un altro palpabile risultato della poltica della “mano tesa” di Obama con Teheran, non c’è che dire.

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