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L'Opinione Rassegna Stampa
01.09.2009 Ehud Olmert è stato formalmente incriminato per corruzione
Cronaca di Michael Sfaradi

Testata: L'Opinione
Data: 01 settembre 2009
Pagina: 11
Autore: Michael Sfaradi
Titolo: «Sconfitte e tangenti Israele non rimpiange il suo ex leader»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 01/09/2009, a pag. 11, l'articolo di Michael Sfaradi dal titolo "Sconfitte e tangenti Israele non rimpiange il suo ex leader".

 Ehud Olmert

Alla fine, e come ci aspettavamo, l'ex premier israeliano Ehud Olmert è stato formalmente incriminato per corruzione. Nella lettera di rinvio a giudizio, che ha occupato le prime pagine dei giornali israeliani, sono elencati solo i capi di accusa che il procuratore generale giudice Mazuz ha ritenuto dimostrabili. Nei giorni scorsi, infatti, alcune indagini che avrebbero portato ad accuse difficilmente comprovabili sono state archiviate. Così facendo la procura generale ha concentrato la sua azione inquisitoria solo verso quei reati di cui esistono prove certe. Sembra che il tutto sia cominciato nel periodo in cui Ehud Olmert era sindaco di Gerusalemme, e sono continuati, senza soluzione di continuità, anche mentre era Ministro dell’Industria e Commercio, delle Finanze e, soprattutto, nel periodo in cui ha ricoperto l'incarico di Primo Ministro. Delle sue vicissitudini finanziarie ci eravamo già lungamente occupati durante l'intervista che Arie Avneri (giornalista d'inchiesta ex di Maariv e Yedihot Ahronot) aveva rilasciato ad Opinione e pubblicata il 16 giugno scorso. Arie Avneri, lo ricordiamo, fu colui che con le sue indagini ed i suoi articoli fece scoppiare lo scandalo della corruzione ai più alti livelli dello Stato e dette il via alle inchieste che hanno portato alle incriminazioni sia di Olmert che di Shula Zaken, che fu a capo della sua segreteria. Avneri, durante l'intervista, anticipò che non sarebbe stato facile provare la totalità degli abusi commessi dall'ex Primo Ministro e le archiviazioni dei giorni scorsi hanno confermato le sue previsioni. L'incriminazione per la quale Ehud Olmert è stato rimandato a giudizio è comunque estremamente grave, soprattutto se si considera la sua carriera politica e gli incarichi che ha ricoperto. Il dossier presentato contiene migliaia di pagine dove sono minuziosamente elencati fatti, persone, testimonianze e prove che spiegano come sia riuscito, approfittando della sua posizione ad ottenere illeciti vantaggi finanziari…Dossier che ora pesa come un macigno. L'ex Primo Ministro dovrà ora spiegare, davanti ai giudici della Corte Suprema, l'esistenza di alcuni conti milionari e come abbia potuto acquistare e pagare in contanti diversi immobili di grande lusso al centro di Gerusalemme. Ehud Olmert diventò Primo Ministro facente funzioni all'indomani della malattia che colpì Ariel Sharon e traghettò il paese fino alle elezioni che Kadima, il partito di cui nel frattempo era diventato segretario, vinse con un buon margine. A questo punto, quasi inaspettatamente, gli si presentò la sua grande possibilità. Provò ad aprire il dialogo sia con la Siria di Assad che con l'autorità nazionale palestinese di Abu Mazen, ma invece di passare alla storia per colui che era riuscito ad arrivare a degli accordi di pace ci passerà sicuramente per essere il Primo Ministro che si è trovato, durante il suo unico mandato, invischiato in due guerre: quella del Libano del 2006, che mise in mostra i limiti e le debolezze della difesa israeliana, con la conseguente inchiesta parlamentare "Vinograd", che portò alle dimissioni del Ministro della Difesa e all'azzeramento dei vertici militari, e l'operazione "piombo fuso" del dicembre 2008. Ehud Olmert, però, potrebbe stupirci ancora di più, perché nel momento in cui le accuse venissero provate, i libri di storia si ricorderebbero di lui come il primo Presidente del Consiglio israeliano che finisce la sua carriera in carcere.

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