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L'Opinione Rassegna Stampa
09.07.2009 Cannibalismo islamico
Cronaca di Dimitri Buffa

Testata: L'Opinione
Data: 09 luglio 2009
Pagina: 6
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «Cannibalismo islamico»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 09/07/2009, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo "Cannibalismo islamico ".

 Talebani in Afghanistan

Probabilmente la questione è semiseria. Tuttavia nei forum dove si discute di jihad e ci si vanta di attentati ai danni dei marines statunitensi che ancora stanno in Iraq o in Afghanistan, adesso è arrivato un argomento in più, che, vista la questione in ballo, potrebbe chiamarsi “il piatto forte di giornata”: ”è lecito per dei buoni islamici mangiarsi la carne del nemico yankee”? Naturalmente la domanda posta sul forum islamista “Al Falluja”, da un tale che usa il nick name “Al-Maqdisi’s Student”, non nasce dal nulla. Bensì addirittura dalla tradizione e da alcuni scritti che ricordano il passato glorioso dell’espansione dell’islam dalla penisola arabica a mezzo del mondo circostante. Nel post dello “studente” si parla di uno scambio di missive fra il comandante dei primi mussulmani Khalid bin Al-Walid ed il comandante bizantino della battaglia di Yarmuk (dell’anno 636 DC). Maometto era morto da soli quattro anni e il comandante bizantino aveva detto a Khalid che i mussulmani erano usciti dalle loro terre a causa della fame ed aveva offerto loro del denaro. Khalid secondo la leggenda così avrebbe risposto: “Non è stata la fame che ci ha condotto fuori dalle nostre terre, come tu dici, noi siamo un popolo che beve il sangue e sappiamo che non c’è sangue più delizioso di quello bizantino. Questa è la ragione per cui siamo venuti.” Da qui l’autore del post trae la seguente deduzione: “I mujahiddin dovrebbero mangiare i nemici infedeli con i quali sono in guerra per via di questa legge eccezionale così che i suddetti nemici possano portare il tutto come caso di studio nelle loro conferenze sui diritti umani, anti-terrorismo e così via! Poi magari potranno affermare che i nostri soldati si leccano le labbra al solo pensiero di potere mangiare la carne dei loro soldati allevati ad hamburger e Pepsi!” A dir poco macabre le risposte alla questione iniziale. “Abu Hajir Al-Muqrin” ha scritto ad esempio che “se siamo obbligati a mangiare gli americani, facciamone dei Kabsa, che sono piatti a base di riso, al sapore di polvere da sparo con antipasti a base di apostati”. E’ intervenuto nel dibattito anche “Muhammad Al-Baghdadi”, il quale ha scritto: “Ma la macellazione deve essere fatta secondo la Sharia.” Ha poi aggiunto “forse questo è il miglior modo” e si dovrebbe “prendere esempio dal video sulla decapitazione di Nick Berg”. Naturalmente tutto ciò denota solo il sarcasmo un bel po’ brutale di questa gente. Salvo il fatto che alla fine lo stesso al Maqdisi rivela questo aneddoto: “Una storia vera: un gruppo di mujahiddin di una delle brigate stava sulle montagne durante il jihad contro i russi. Uno di loro fu mandato in missione, quando fece ritorno non riuscì a trovare nessuno dei suoi fratelli. Vide una coscia arrosto che i fratelli della brigata gli avevano lasciato per pranzo e la mangiò fino a sazietà. Quando raggiunse il campo principale, i fratelli lo videro e gli offrirono il pranzo! Lui disse: sia ringraziato Allah, Ho già mangiato! Loro gli dissero: dove hai trovato il pranzo? Lui disse: mi avete lasciato una coscia arrosto! Loro dissero: No, no, quella non era una coscia, ma la gamba di un infedele russo! Lui rispose: Non importa, si tratta di macellazione islamica!” Ora qualcuno potrà pensare che questa sia una barzelletta tra vecchi commilitoni della guerra santa, ma il dubbio che il livello della lotta ai crociati e agli ebrei sia ormai arrivato al “cannibalismo islamico” rimane forte.

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