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L'Opinione Rassegna Stampa
04.12.2008 La Siria vuole la pace ? I fatti dicono di no
l'analisi di Michael Sfaradi

Testata: L'Opinione
Data: 04 dicembre 2008
Pagina: 5
Autore: Michael Sfaradi
Titolo: «Il vero volto della Siria di Assad»
Da L'OPINIONE del 4 dicembre 2008. l'articolo di Michael Sfaradi
"Il vero volto della Siria di Assad":

La Siria del presidente Assad è una nazione laica, e solo per questo si evita di ricordare che è governata da un regime dittatoriale colluso con le più pericolose organizzazioni terroristiche che ospita e finanzia, e per qualche motivo ancora sconosciuto c’è chi vuole far credere che sia una buona candidata per serie trattative di pace con Israele. Ieri Damasco annunciava la possibilità di riprendere relazioni normali anche con gli Stati Uniti, mentre il generale libanese Aoun faceva visita ad Assad. Costretta da forti pressioni internazionali e con la mediazione della Turchia, Israele ha accettato contatti con delegazioni siriane a medio e ad alto livello per sondare eventuali punti d’incontro da dove iniziare una trattativa. Ma le speranze che queste trattative portino ad un accordo si infrangono contro il comportamento che il governo siriano continua a tenere. Assad, da una parte fa vedere un reale interesse alla pace dicendo ciò che piace al mondo occidentale, dall’altra, non con le parole ma con i fatti, tiene esattamente il comportamento che il mondo arabo si aspetta da lui, come ad esempio il mancato controllo delle frontiere dove transitano i camion che trasportano armi per Hezbollah.

Nessuno, in Occidente, racconta ciò che succede in Siria, cioè che gli oppositori politici spariscono e che la popolazione viene governata sotto un terribile pugno di ferro. Non si mette in risalto che Assad è un dittatore figlio di un dittatore, un nemico della stabilità. Coloro che ancora pensano, o fanno finta di pensare, che la Siria non sia più uno stato “canaglia” hanno il dovere di ricredersi. Il 24 novembre scorso, un fatto dovrebbe far seriamente riflettere. Nel completo silenzio della stampa internazionale, Samir Kuntar è stato ricevuto con tutti gli onori dal presidente siriano. Kuntar, lo ricordiamo, uccise a sangue freddo, sulla spiaggia di Naariya, in Israele, un uomo disarmato sparandogli in testa davanti alla figlia di quattro anni, e non soddisfatto, uccise a sangue freddo anche la bambina. Le parole di elogio che il presidente Assad ha dedicato a quest’assassino sono state quanto meno scandalose: Kuntar deve essere preso ad esempio per la lotta contro il nemico sionista. Davanti ad un Occidente miope, Assad, Ahmedinejad, Hamas ed Hezbollah si stanno preparando alla lotta, alla guerra e alla distruzione di Israele, e Kuntar è il loro profeta. C’è veramente da chiedersi se continuare a parlare di pace con questi personaggi sia solo un modo per allontanare quello scontro che sembra, e non per volere del mondo libero, sempre più inevitabile.

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