lunedi` 29 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






L'Opinione Rassegna Stampa
14.05.2005 Turismo ideologico e di propaganda
Un problema non più rinviabile

Testata: L'Opinione
Data: 14 maggio 2005
Pagina: 3
Autore: Stefano Magni
Titolo: «Visite mal guidate»
Su L'OPINIONE di oggi 14 maggio 2005 Stefano Magni commenta i viaggi turistici in "terra santa" (guai a chiamarla Israele !) che le organizzazioni religiose cattoliche organizzano in Israele. E' un problema tutt'altro che nuovo e che si riproduce sempre senza alcun cambiamento. I "pellegrini" arrivani in Israele, vedono solo i luoghi della tradizione cattolica e basta. Se non avessero il timbro sul passaporto non saprebbero nemmeno di essere stati in Israele. Naturalmente non visitano altro che i luoghi santi. Non è un programma deciso a caso. Ci chiediamo se in Vaticano non ci sia qualcuno di buona volontà e con il potere di intervento. L'organizzazione di questi viaggi è uno scandalo. Ci sarà questo qualcuno ?

Ecco il pezzo dell'OPINIONE:

Visite mal guidate

Ciceroni anti israeliani e antisemiti nei viaggi in Terra Santa
Gli optional del turismo sacro di francescani e cappuccini


³Sono andato una settimana in Israele, un viaggio per visitare i Luoghi
Santi. Ma l¹obiettivo degli organizzatori era anche quello di far conoscere
la situazione israelo-palestinese in una prospettiva di pace², ci spiega
Marco F., recatosi in Terra Santa come tanti altri turisti italiani in un
viaggio organizzato da frati Cappuccini e Francescani. In molti casi
l¹informazione che ci arriva dai media distorce gli eventi. Meglio farsene
un¹idea direttamente con un viaggio culturalmente impegnato. Ma la guida, un
religioso, cosa spiegava ai turisti italiani? ³Sono rimasto molto colpito
dalla violenza verbale con cui venivano descritte le vicende in chiave
puramente anti-israeliana. Per esempio la costruzione della barriera
difensiva, chiamata "muro" dalla nostra guida, è stata presentata come un
atto di prevaricazione da parte di Israele. In generale le ragioni della
crisi venivano addebitate, in modo costante, all' "arroganza" di Israele,
descritto come uno "Stato militarista" che "persegue una politica di
apartheid" nei confronti del popolo palestinese. Non si è mai parlato del
terrorismo islamista. Non un solo accenno agli autobus e ai locali fatti
esplodere dai terroristi suicidi. A dar retta alla nostra guida, contro
Israele non c'è mai stato terrorismo. Siamo abbastanza abituati a sentir
parlare in questi termini del conflitto israelo-palestinese, ma a quanto
pare i pacifici fraticelli che avevano organizzato il viaggio non si
fermavano alle sole critiche di natura politica, bensì i loro commenti
sfociavano in qualcosaltro: Gli Ebrei ci venivano sempre descritti come
persone chiuse, arroganti e sfruttatrici. Ci veniva detto che controllano le
banche e la finanza internazionale, che hanno lobby potentissime a livello
mondiale con cui riescono ad ottenere l¹appoggio internazionale. Guida
scalmanata? A quanto pare non era il solo, perché Marco F. sostiene anche
che: "Non solo la guida, ma anche tutti gli organizzatori del viaggio
impostavano i loro discorsi su queste frequenze". Insomma: gli Ebrei si
rimpiangono solo quando muoiono nei campi di sterminio nazisti? Nemmeno,
perché, da quanto ci spiega il nostro turista: "Il viaggio prevedeva anche
una visita al Memoriale dell¹Olocausto, ma la cosa è stata vissuta con un
certo fastidio dagli organizzatori. È stata commentata come una tappa fuori
luogo, organizzata solo per ingraziarsi gli ospiti ebrei. Citando
testualmente la guida, è stata "una leccata di piedi all'Ebraismo". Lo
stesso dramma dell¹Olocausto ci è stato descritto come un evento
"mediaticamente sovraesposto, sfruttato per giustificare il predominio di
Israele di fronte all¹opinione pubblica internazionale".

Stefano Magni
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.



diaconale@opinione.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT