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Italia Oggi Rassegna Stampa
28.01.2020 Germania: la banalizzazione di Auschwitz cresce ancora
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 28 gennaio 2020
Pagina: 11
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Rissa in Germania su Auschwitz»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 28/01/2020, a pag.11, con il titolo "Rissa in Germania su Auschwitz" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

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Si può definire un Privatparty la celebrazione a Yad Vashem, a Gerusalemme, giovedì scorso, della liberazione del campo di stermino di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945, a cui hanno partecipato 40 capi di Stato? In Germania ha fatto scandalo il commento dell'inviata Sabine Müller, che durante il Tagesschau, il telegiornale dell'Ard, ha definito la cerimonia «una festa privata». I responsabili del primo canale pubblico hanno difeso la giornalista, in nome della libertà d'opinione. E denunciano a loro volta che, secondo loro, il commento viene manipolato. Con Privatparty la collega Müller si riferiva al fatto che Israele e la Russia, di Netanhyau e Putin, hanno monopolizzato la cerimonia. Quell'edizione del Tagesschau mi è sfuggita, l'ho ritrovata in rete, e Frau Sabine usa il termine kapern, cioè dirottare, l'azione compiuta dai terroristi quando si impadroniscono di un aereo, che tradurrei in accaparrare. Gli israeliani hanno prestato più attenzione agli ospiti importanti, continua, trascurando i sopravvissuti della Shoah, novantenni e alcuni quasi centenari, lasciandoli attendere a lungo. Ma anche per l'inviata passa in secondo piano il discorso di Frank-Walter Nella realtà, non c'erano bambini nel lager, perché venivano eliminati subito all'arrivo. In Germania qualcuno ha anche obiettato che sarebbe meglio non citare l'Armata Rossa per non dare troppa importanza a Putin. Anche la storia va corretta in nome del politically correct? Altrimenti si è comunisti o un fan di Putin? Steinmeier, il primo presidente tedesco invitato a parlare a Yad Vashem. Si è perduta una chance, ritiene la giornalista, perché la giornata è stata oscurata «dall'egoistica esibizione di Israele e della Russia». «Mi vergogno per questo commento», si è indignato Ulf Poschardt, direttore della Welt. Frau Müller, ricordano all'Ard, condanna da sempre l'antisemitismo. Criticare Israele è lecito. Dipende dalla critica, ovviamente. Il Tagesschau, alle 20, è il telegiornale più seguito, con circa 10 milioni di spettatori, e uno share del 34%. Che danno ha fatto il suo commento, e che cosa avranno recepito gli utenti? Secondo i sondaggi, un tedesco su cinque ritiene che si dia troppo spazio alla Shoah. Il 40% dei giovani (fino a 34 anni) ne sa poco o niente. Il 54% ritiene che Israele abbia il diritto di esistere, ma un terzo è convinto che sfrutti la Shoah. Superfluo commentare un commento e farsi trascinare fuori strada discettando sulla libertà di pensiero. In Israele si è ricordato che a liberare Auschwitz fu l'Armata Rossa, e non gli americani come molti credono, anche a causa di La vita è bella. Benigni fa giungere nel lager un carro armato con la bandiera a stelle e strisce, ma desiderava vincere l'Oscar. In fondo il suo film è una favola, non un documentario storico. Nella realtà, non c'erano bambini nel lager, perché venivano eliminati subito all'arrivo. In Germania qualcuno ha anche obiettato che sarebbe meglio non citare l'Armata Rossa per non dare troppa importanza a Putin. Anche la storia va corretta in nome del politically correct? Altrimenti si è comunisti o un fan di Putin? Ogni anno viene celebrata la Giornata della Liberazione, e qualcuno ogni anno ne approfitta. Non solo Frau Sabine. Il rapper Sido, nome d'arte di Paul Hartmut Würdig, che non avevo mai sentito nominare, esibendosi nel weekend a Kitzbühel, in Austria, in un locale per vip, non ha trovato di meglio che insultare gli spettatori «troppo eleganti», aggiungendo «che avremmo bisogno del buon rigore e precisione tedesca, come ci ha insegnato tempo fa un austriaco». I presenti non hanno gradito il riferimento al connazionale Adolf Hitler, e il giorno dopo Sido, 39 anni, nato a Berlino Est, è finito in prima pagina. Lo difende la moglie Charlotte: la gente non capisce l'ironia, si sdegna. Come sospettare che suo marito sia un neo-nazi: sua madre è una rom. Allora può dire quel che vuole.

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