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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
09.05.2024 Londra, contro l’antisemitismo nelle università
Cronaca di Luigi Ippolito

Testata: Corriere della Sera
Data: 09 maggio 2024
Pagina: 13
Autore: Luigi Ippolito
Titolo: «Il governo chiede la linea dura: multe per le proteste antisemite»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 09/05/2024, a pag.13, con il titolo "Il governo chiede la linea dura: multe per le proteste antisemite" la cronaca di Luigi Ippolito.

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Luigi Ippolito
Students join pro-Palestinian encampment at University of College London |  The Independent
Rishi Sunak, non abbassa la testa di fronte ai fondamentalisti islamici. Fermate le proteste anti-semite nelle università britanniche 

Londra. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha convocato a Downing Street i rettori delle principali università per affrontare l’«inaccettabile» aumento dell’anti-semitismo negli atenei e sottolineare la «necessità che le università siano sicure per i nostri studenti ebrei». Una mossa che fa seguito alla comparsa anche a Oxford e Cambridge di accampamenti di protesta contro l’intervento israe-liano a Gaza, dopo che una dozzina di sit-in erano stati già lanciati nelle università inglesi. Va detto in ogni caso che si tratta di proteste su una scala ben più ridotta rispetto a quelle che hanno squassato gli atenei americani o quelli francesi: a Oxford e a Cambridge le mini-tendopoli sono sorte davanti ai college e non al loro interno, senza dunque turbare l’attività accademica. Nondimeno il governo britanni-co si aspetta che le autorità universitarie assumano «un approccio robusto rispetto a comportamenti inaccettabili», perché «il diritto alla libertà di parola non include il diritto a molestare la gente o a incitare alla violenza». Il governo parla di «tolleranza zero»: non è escluso dunque che si ricorra all’intervento della polizia. A Downing Street stanno elaborando le linee guida su come le università dovranno comportarsi rispetto a potenziali proteste antisemite: gli atenei dovranno esplicitamente proteggere gli studenti ebrei, altrimenti potrebbero incorrere in multe.

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lettere@corriere.it

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