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Corriere della Sera Rassegna Stampa
29.04.2023 Kiev, caccia alle spie di Putin
Intervista di Lorenzo Cremonesi a Yuri Malashko

Testata: Corriere della Sera
Data: 29 aprile 2023
Pagina: 11
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Il capo di Zaporizhzhia: «Abbiamo fermato 2.400 collaborazionisti. Area libera in 3 mesi»»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 29/04/2023, a pag.11, con il titolo 'Il capo di Zaporizhzhia: «Abbiamo fermato 2.400 collaborazionisti. Area libera in 3 mesi»' l'intervista di Lorenzo Cremonesi.

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Lorenzo Cremonesi

Nella regione di Zaporizhzhia, si attende l'offensiva per riconquistare i  territori occupati- Corriere TV
A destra, Yuri Malashko

«Sono momenti difficili, ora più che mai stiamo dando la caccia alle spie e a chi collabora con i russi. Dall’inizio della guerra, 14 mesi fa, ne abbiamo catturati o fermati e interrogati oltre 2.400 nelle aree sotto il nostro controllo. Altri sono ricercati. Ovvio che in questo periodo che precede la nostra offensiva militare per liberare i territori occupati le nostre forze di sicurezza siano particolarmente vigili». Da febbraio il 48enne colonnello dei servizi segreti ucraini, Yuri Malashko, è stato nominato a capo dell’amministrazione statale e militare della regione di Zaporizhzhia. Ha per lo più compiti civili, mantiene però anche il vecchio incarico e dalle sue parole traspare in modo evidente che non è solo un titolo di facciata.

Cosa può dirci degli agenti filorussi? «In questo momento sono in attesa, vogliono capire come andrà l’offensiva, le loro cellule sembrano dormienti».

E dei vostri agenti che operano nelle aree della regione di Zaporizhzhia occupata? «Posso dire che sono attivi non solo a Zaporizhzhia, ma anche nella regione di Kherson e in Crimea. Circa il 67 per cento della regione di Zaporizhzhia è stata occupata sin dal marzo 2022. Oggi i nostri uomini fanno del loro meglio per creare difficoltà alle truppe russe e soprattutto vogliono ricordare ai collaborazionisti che dovranno pagare di fronte alla legge per il loro tradimento. Non la passeranno liscia, specie quelli che hanno contribuito ai crimini commessi dagli occupanti. Occorre anche capire chi siano i veri collaborazionisti: un dottore che cura tutti i malati senza distinzioni, compresi i soldati russi, ovviamente non è un agente di Mosca, fa semplicemente il suo dovere».

Per quando prevede la liberazione dell’intera regione di Zaporizhzhia? «Non lo sappiamo. Non so neppure quando scatterà l’offensiva e dove. Ma direi che la regione di Zaporizhzhia potrebbe venire liberata entro i prossimi tre mesi».

I russi hanno occupato l’area della sua regione dove sta la centrale nucleare, teme incidenti nella battaglia per il suo controllo? «Abbiamo attivati i piani di emergenza, compresi quelli dell’evacuazione della nostra popolazione in caso di fughe radioattive. Sino ad ora non ci sono mai state, i reattori sono spenti da tempo e la rete elettrica ucraina fornisce l’energia per i sistemi di raffreddamento. Sul posto è presente un presidio dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica e siamo in costante contatto con loro».

La regione di Zaporizhzhia viene colpita dai russi quasi tutti i giorni, è accaduto anche oggi qui nel capoluogo, può darci un resoconto della situazione? «Quasi 700.000 ucraini risiedono nelle zone occupate della regione, oltre 230.000 sono sfollati. Nella parte ucraina vivono 650.000 persone. Dall’inizio della guerra i civili uccisi sono stati quasi 350, i feriti 950. In media i russi sparano 120 colpi quotidiani, per lo più artiglieria, droni suicidi e talvolta missili. Tengo a dire che siamo a meno di 30 chilometri dalle prime linee russe, nonostante questo, negli ultimi tempi molta gente è tornata alle sue case, la città si è parecchio normalizzata».

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