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Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.07.2022 Boris Johnson, un sostenitore dell'Ucraina libera
Cronaca di Andrea Nicastro

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 luglio 2022
Pagina: 4
Autore: Andrea Nicastro
Titolo: «Kiev gli dedica vie e dolcetti, Mosca celebra la sua fine»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 08/07/2022, a pag.4, con il titolo "Kiev gli dedica vie e dolcetti, Mosca celebra la sua fine" la cronaca di Andrea Nicastro.

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Andrea Nicastro

Johnson a Kiev incontra Zelensky. Da Londra 120 blindati e nuovi sistemi  anti-nave
Boris Johnson con Volodymyr Zelensky

Se gli ucraini avessero potuto votare, Boris Johnson sarebbe ancora in carica. L’ex premier è l’uomo più popolare di Kiev dietro al video-presidente Zelensky. Se Kennedy a Berlino si sentiva «un berlinese», lui a Kiev salutava con «slava ukraini», gloria all’Ucraina, e con armi, sanzioni e visite è stato il più risoluto sostenitore della resistenza all’invasione russa. L’Ucraina è stata riconoscente. Cinque giorni fa Odessa gli ha attribuito la cittadinanza onoraria. Era la prima volta per uno straniero dal 1862. C’è una via Borys Johnsoniuk, come hanno «ucrainizzato» il suo nome, a Leopoli, Dnipro, Kryvyi Rih e Kiev. Quella in Donbass potrebbe non durare perché a rischio invasione. Il pittore Roman Bonchuk gli ha dedicato una serie di ritratti ora al museo storico della capitale. Titolo: «La libertà dello spirito viene dal Creatore». Svolgimento: Boris nei panni di Giovanna d’Arco, Boris come il Padre della Cappella Sistina e via immaginando. Poco lontano dalla casa di Bulgakov, il Zavertailo Cafe ha inventato a sua immagine e somiglianza un cupcake con in cima una meringa che richiama la celebre zazzera bionda. Se Kiev rimpiange l’alleato di ferro, Mosca festeggia. Sui social russi è un profluvio di insulti. «Stupido pagliaccio» è tra i più educati. Asciutto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: «Lui non piace a noi e noi non piacciamo a lui». Velenosa, con accenti epici, Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri. «La morale della storia è: non cercare di distruggere la Russia. La Russia non può essere distrutta. Ti romperai i denti e poi soffocherai inghiottendoli».

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