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Corriere della Sera Rassegna Stampa
18.06.2021 Hong Kong: la repressione della libertà
Cronaca di Guido Santevecchi

Testata: Corriere della Sera
Data: 18 giugno 2021
Pagina: 13
Autore: Guido Santevecchi
Titolo: «Retata a Hong Kong nel giornale libero. Vietato ai lettori web rilanciare gli articoli»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 18/06/2021, a pag. 13, l'articolo di Guido Santevecchi dal titolo "Retata a Hong Kong nel giornale libero. Vietato ai lettori web rilanciare gli articoli".

Picture of Guido Santevecchi                              
Guido Santevecchi 


Il nuovo dittatore cinese, Xi Jinping – Orizzonti Politici –

Hong Kong era famosa per avere la stampa più libera e la polizia «più bella dell'Asia». Ora, 500 agenti sono stati impegnati per soffocare Apple Daily, il giornale dell'editore democratico Jimmy Lai. Prima dell'alba sono andati ad arrestare nelle loro abitazioni il direttore del quotidiano, Ryan Law, l'amministratore delegato e altri tre dirigenti della società editrice Next Digital. Al mattino i poliziotti sono entrati in massa nella redazione del quotidiano di opposizione e hanno identificato tutti i giornalisti e setacciato gli uffici. «Questa è una scena del delitto, e vietato fare riprese e scattare fotografie», ha intimato un ufficiale al reporter che cercavano di documentare il raid. Le immagini sono comunque circolate, grazie a una telecamera sul soffitto della newsroom sfuggita al controllo. Gli hongkonghesi hanno potuto vedere in diretta i poliziotti seduti alle scrivanie dei cronisti, intenti a scaricare i file e sequestrare documenti. Gli Stati Uniti si sono detti «profondamente preoccupati dall'uso selettivo della Legge sulla sicurezza nazionale fatto dalle autorità di Hong Kong per colpire arbitrariamente gli organi di stampa indipendenti», e hanno chiesto il rilascio immediato di tutti gli arrestati.

Apple Daily: Hong Kong sends 500 officers in pro-democracy paper raid - BBC  News
Ryan Law

L'accusa per il direttore Law e i manager è «collusione con un Paese straniero o con elementi esterni per danneggiare la sicurezza nazionale». La polizia dice di aver agito per sventare un complotto. Le prove? «Più di trenta articoli pubblicati da Allege Daily che chiedevano sanzioni contro la legge che dal luglio del 2020 sta progressivamente cancellando le libertà politiche e civili nell'ex colonia britannica. «Abbiamo prove molto solide che questi articoili fanno parte di una cospirazione che ha dato munizioni a Paesi, istituzioni e organizzazioni all'estero per colpire i governi di Hong Kong e della Repubblica popolare cinese», ha detto il sovrintendente di polizia Steve Li Kwaiwah avvertendo i giornalisti degli altri quotidiani a stare molto attenti nel riferire «correttamente» i termini dell'operazione. Lo show di forza è un segnale chiaro a tutta la stampa della City: la libertà di opinione e di critica di cui ha goduto per anni non sarà più tollerata. Xi Jinping ha coniato un'espressione esemplare: «I giornali cinesi hanno un nome, la loro testata; ma tutti hanno lo stesso cognome: Partito comunista». Non c'è il «quarto potere» dell'informazione in Cina: e anche i primi tre (legislativo, esecutivo e giudiziario) sono fusi nel Partito-Stato. II sovrintendente Steve Li ha ammonito anche i lettori: «Come esperto di legge criminale invito tutti ad astenersi dal condividere sui social network gli articoli di Apple Daily, meglio non attirare sospetti». La redazione non ha ceduto: mentre i poliziotti occupavano le postazioni fisse dei loro computer, i cronisti hanno cominciato a scrivere sugli smartphone, pubblicando gli articoli sul sito online. Per oggi è annunciata una tiratura record dell'edizione su carta: ai 500 poliziotti, Apple Daily risponde stampando e mandando in edicola 500 mila copie rispetto a una vendita normale di 90.000. Jimmy Lai, 73 anni, il proprietario del giornale democratico fondato nel 1995, è in carcere da dicembre, già condannato due volte: 20 mesi per aver partecipato a manifestazioni antigovernative nel 2019 e in attesa di un nuovo processo per violazione della Legge sulla sicurezza nazionale. Potrebbe restare prigioniero a vita. A maggio le autorità hanno ordinato anche il congelamento delle azioni di Lai nel suo gruppo editoriale Next Digital e dei conti bancari di tre società da lui controllate. Un tentativo di spegnere le rotative di Apple Daily togliendogli liquidità Ieri è stato bloccato un conto di 2,3 milioni di dollari che serviva a pagare gli stipendi dei 1.300 dipendenti del gruppo. Liu Guangyuan, capo del cinese a Hong Kong è soddisfatto. Dice che l'applicazione della Legge sulla sicurezza nazionale e la revisione della procedura elettorale (che consente solo ai «patrioti» di candidarsi e cancella l'opposizione) stanno «trasformando la città, riportandola dal caos alla stabilità».

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