Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il Papa viola l’insegnamento cattolico Commento di Angelo Pezzana
Testata: Bet Magazine Data: 04 febbraio 2025 Pagina: 9 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «Un Papa ambiguo con le derive islamiste; la sinistra antisionista e antisemita: i pericoli (e il male) del XXI secolo»
Riprendiamo dal BET Magazine, numero di febbraio 2025, a pag. 9 il commento di Angelo Pezzana dal titolo "Un Papa ambiguo con le derive islamiste; la sinistra antisionista e antisemita: i pericoli (e il male) del XXI secolo"
Angelo Pezzana
Papa Francesco lancia accuse contro Israele e l'Italia dimentica di essere un paese laico. Perché la cultura italiana è intrisa di ideologia anti-sionista e la stampa diffonde notizie sulla base della linea politica della sinistra, che è tutta contro Israele.
Quando il Papa lancia certe accuse contro Israele l’Italia si dimentica di essere un Paese laico. Non è un sospetto, è proprio un’accusa: Israele ha commesso un “genocidio” ha detto. E in questo caso nessuno, salvo gli ebrei, pare avere nulla da ridire. Il Papa sta diventando star dei musulmani? Le sinistre tacciono e consentono, impegnate come sono a diffondere paura per l’arrivo di un immaginario fascismo, capace però di ritornare a governare il Paese. La testata italiana numero uno difende l’UNRWA, quando è la stessa ONU, a maggioranza di paesi filo-terroristi, a riconoscerlo colluso con Hamas? Anche qui le sinistre sono fuori strada, non riconoscendo che il problema è l’islam che sta invadendo l’Occidente. È evidente che non piace vedere un Israele che risponde alle aggressioni e vince. Non piace più a nessuno perché contraddice il mantra di tutte le cancellerie occidentali: “Due Popoli Due Stati”. Una pia illusione (gli arabi non volevano uno Stato di Israele nel 1947, non lo vogliono oggi) che però ipnotizza tutti. Giorgia Meloni in questo non è diversa dai suoi predecessori di sinistra, come dimostra la bandiera della Palestina, uno Stato non riconosciuto, esposta a Palazzo Chigi, durante la visita di Abu Mazen. Il Presidente Mattarella vuole “Due Popoli Due Stati”, lo ha ribadito ancora nel suo discorso di fine anno.
Come ricorda Deborah Fait su Informazione Corretta “La politica occidentale La politica occidentale, obnubilata dalla battente propaganda che sta ammorbando il mondo da decenni, è convinta che premiare i cosiddetti palestinesi dando loro uno Stato, li farebbe diventare buoni, civili, rispettosi dei più elementari valori umani”. Pia illusione: è la logica del Lodo Moro, durante il quale i palestinesi hanno compiuto due attentati a Fiumicino, uno alla sinagoga di Roma, oltre al dirottamento dell’Achille Lauro.
Israele che reagisce e vince viene maledetto da tutti, anche da chi dovrebbe ringraziare tutti i giorni per la sua esistenza. È l’unico paese mediorientale in cui si realizza la piena parità tra uomini e donne, ma le femministe hanno sempre rifiutato la partecipazione di attiviste e organizzazioni israeliane nelle loro proteste. Lo stesso vale per alcune organizzazione gay di sinistra: maledicono Israele, l’unico paese mediorientale in cui gli omosessuali godono pieni diritti. Non una parola sulla persecuzione che subiscono a Gaza. Anzi, un film che solleva il problema, La Belle de Gaza di Yolande Zauberman è stato rimosso da un festival cinematografico di Bruxelles perché troppo… israeliano. Si preferisce solo parlare moralisticamente di “PACE”, dimenticando il monito di Winston Churchill “Un pacifista è colui che nutre un coccodrillo sperando che non lo mangi per ultimo”. E dimenticando anche la lezione di Marco Pannella (quanto sarebbe necessario, oggi!) che ai pacifisti ricordava: “Prima ci si batte per la giustizia, solo così poi ci sarà la pace”.
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