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Il Mattino Rassegna Stampa
16.02.2006 Santificata Hamas, si torna a demonizzare Israele
una campagna che non conosce soste

Testata: Il Mattino
Data: 16 febbraio 2006
Pagina: 8
Autore: Francesco Cerri
Titolo: «Israele vuole bloccare il dialogo con l’Anp»
In questi giorni era stato il turmo di Hamas. Il Mattino ne aveva fatto una caricatura benevola: pronta al dialogo, al disarmo, e altra propaganda simile. Oggi, 16 febbraio 2006,  invece, tocca a Israele: solita demonizzazione in cui i titolisti eccellono Apprendiamo che Israele "vuole bloccare il dialogo con l'Anp" e che i soldati israeliani intenzionalmente uccidono disabili palestinesi. La foto, (riprodotta a fianco)  contribuisce alla descrizione del conflitto israelo-palestinese come oppressione di un popolo da parte di feroci forze militari . La campagna anti-israeliana de Il Mattino non conosce soste. Avanti tutta. Ecco il testo dell'articolo, di Francesco Cerri:

Gerusalemme. Ultimi preparativi prima della cruciale riunione costitutiva sabato a Ramallah del parlamento palestinese targato Hamas, che darà il via alla nuova complessa partita politico diplomatica fra israeliani e palestinesi. Il premier a interim Ehud Olmert ha avvertito che la costituzione del nuovo parlamento e l'elezione alla sua presidenza di un esponente di Hamas, che diventerà istituzionalmente il numero due dell'Anp dopo Abu Mazen, potrebbe segnare un punto di non ritorno. E il ministro della difesa Shaul Mofaz ha precisato che Israele è vicino «alla rottura dei contatti con l'Anp». Il momento della verità nelle relazioni Israele-Anp potrebbe avvenire già con la nomina del nuovo presidente del parlamento di Ramallah. Se sarà scelto un esponente di Hamas, ha avvertito Mofaz, la rottura sarà inevitabile perchè nell'Anp il presidente del parlamento sostituisce, in sua assenza, il presidente Abu Mazen. Il consiglio di sicurezza israeliano dovrebbe finalizzare domani la linea da seguire. Domenica la nuova strategia, e forse la rottura definitiva dei contatti con l'Anp, sarà sottoposta al voto del governo. Nel gruppo dirigente israeliano c'è però chi è contrario, come il numero due di Kadima - il partito di Olmert - Shimon Peres, ad una rottura totale. Peres chiede che i contatti con Abu Mazen continuino anche con un governo a guida fondamentalista. Intanto Hamas ha iniziato a designare gli uomini che invierà ai vertici delle istituzioni palestinesi conquistate con il trionfo elettorale di gennaio. Stando a fonti del movimento sarà Aziz Dweik, 58 anni, professore universitario di Nablus, il nuovo presidente del parlamento di Ramallah. Un incarico cruciale nella difficile imminente partita della coabitazione con Abu Mazen. Dopo l'insediamento del parlamento dovrebbero iniziare le consultazioni per la formazione del nuovo governo a guida Hamas, che il partito islamico vorrebbe allargare al movimento Al-Fatah di Abu Mazen, sconfitto e umiliato dal voto del 25 gennaio. Questo per rendere più presentabile agli occhi della comunità internazionale il nuovo esecutivo palestinese. Intanto, in Cisgiordania ieri è stato ucciso dai soldati israeliani un ragazzo palestinese con problemi psichici. Il giovane (16 anni secondo alcune fonti) impugnava un fucile di plastica ed è stato ritenuto una minaccia dai soldati.

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