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Il Mattino Rassegna Stampa
13.12.2004 Nessuna replica all'antisemitismo
nella rubrica delle lettere del quotidiano napoletano Pietro Gargano tollera tutto, purché sia anti-israeliano

Testata: Il Mattino
Data: 13 dicembre 2004
Pagina: 10
Autore: Pietro Gargano
Titolo: «Arafat avvelenato voci senza riscontro»
E' possibile scrivere una lettera dai contenuti antisemiti, compendiati nel solito complotto demo-pluto-giudaico che trama nell'oscurità e domina il mondo facendo leva sulla superpotenza a stelle e strisce? Sì, se ne leggono tante. E' possibile, poi, che una di queste tante lettere venga pubblicata da un quotidiano nello spazio che riserva alle opinioni dei lettori? Sì, a quanto pare è possibile. E ancora: è possibile, poi, che il curatore della rubrica, colui che decide quali lettere cestinare e quali, invece, mandare in stampa, decida di pubblicare questa lettera, di rispondere ma senza biasimare e stigmatizzare i pregiudizi antisemiti dell'autore della missiva? Sì, anche questo è possibile!
E' il caso de IL MATTINO e del giornalista Pietro Gargano, che a pag.10 del numero del 12-12-04 pubblica una lettera piena di falsità e inesattezze fondate unicamente su pregiudizi e stereotipi antisemiti. La risposta di Gargano seppure contenente una dovuta precisazione (non ci sono prove che Arafat sia stato avvelenato, solo voci che poggiano sul nulla), si dilunga poi su altre missive giunte al quotidiano, sorvolando incredibilmente sulle accuse antisemite degne dei Protocolli: i ricchissimi ebrei comprano e manipolano a proprio piacimento la politica statunitense, e sono dietro l'avvelenamento di Arafat (avvelenamento avvenuto però per mano di G.W. Bush debitore nei confronti degli stessi straricchi ebrei che, con i loro fiumi di miliardi, hanno comprato la sua vittoria alle ultime elezioni presidenziali).

In ambiente medico dicono che è chiaro che Arafat sia stato avvelenato e che i suoi medici curanti ne hanno inviato il sangue in tutti i laboratori importanti di Europa e Usa sia per sapere quale sia il veleno sia per denuncia. Brutta cosa. Forse è un piacere che fa Bush ai suoi elettori ebrei che gli hanno pagato le elezioni? Forse è un accordo tra Bush e Osama Bin Laden per vincere la campagna elettorale a favore del petrolio su cui sono alleati? Fateci avere notizie. Dobbiamo sapere.
G.I.I.

C'è poco da sapere, gentile signora, in quanto ciò che lei riprende non è una notizia: è una voce senza alcun riscontro. Su Arafat ha scritto anche Carlo Barbieri da Genova che si chiede quando sia veramente morto e giudica inaffidabile e superato il concetto di morte cerebrale. Carmine Esposito da San Giorgio a Cremano vorrebbe sapere come ha fatto il leader palestinese ad accumulare un enorme patrimonio e chi ne garantirà l'usufrutto alla vedova. Pone domanda anche sulla ricchezza di Bin Laden, l'unica cui è possibile azzardare una risposta:
perchè su Arafat non è possibile??? fa il finto tonto il buon Gargano!
dal petrolio e dalle "donazioni" di amici che poi a parole combattono il terrorismo.


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posta@ilmattino.it

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